La simulazione, realizzata con un supercomputer, inizia con la telecamera posizionata a quasi 640 milioni di chilometri di distanza.
La NASA ha mostrato cosa accadrebbe se una persona cadesse in un buco nero attraverso una rappresentazione grafica immersiva prodotta da un supercomputer e condivisa questo lunedì sul canale YouTube. In un comunicato, l’agenzia spaziale americana ha spiegato che, man mano che la telecamera si avvicina al buco nero, raggiungendo velocità sempre più vicine a quella della luce, la luminosità del disco di accrescimento e delle stelle sullo sfondo viene amplificata di conseguenza in una modalità che ne aumenta l’intensità il rumore di un’auto da corsa in avvicinamento.
Il video inizia con la telecamera posizionata a oltre seicento milioni di chilometri di distanza e il buco nero che riempie rapidamente la visuale. Il disco del buco nero, gli anelli fotonici e il cielo notturno diventano sempre più distorti e formano persino immagini multiple mentre la sua luce attraversa lo spaziotempo sempre più deformato. “Una volta che la telecamera attraversa l’orizzonte, la sua devastante distruzione avviene in soli 12,8 secondi”, ha detto Jeremy Schnittman, astrofisico del Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt, nel Maryland, che ha creato la simulazione. “Da lì mancano solo 128.000 chilometri alla singolarità. Questa tappa finale del viaggio si conclude in un batter d’occhio”, ha aggiunto.