Il progetto FLOAT: trasporto innovativo sulla Luna

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Impressione dell’artista di FLOAT sulla superficie della Luna (Ethan Schaler)

Avere una presenza umana permanente sulla superficie lunare richiede la capacità di utilizzare le risorse trovate sulla Luna, poiché non tutto può essere trasportato dalla Terra. Tuttavia, è improbabile che la base sarà situata nel punto esatto in cui si trovano tutte le risorse necessarie. Alcuni materiali dovranno essere trasportati da e verso la base. Le auto (o buggy) sulla Luna non sono una novità, ma i ricercatori stanno valutando l’idea di un sistema ferroviario levitante per migliorare il trasporto di carico. Il progetto, chiamato FLOAT (Flexible Levitation On A Track), mira a fornire un trasporto autonomo, affidabile ed efficiente.

La tecnologia FLOAT si propone di spostare i carichi da e verso le zone di atterraggio delle navicelle spaziali fino alla base lunare, trasportare il suolo lunare (regolite) dalle miniere alle zone di estrazione delle risorse o ai siti di costruzione. Ciò che rende innovativo questo sistema è che le rotaie non sono fisse, ma vengono srotolate direttamente sulla regolite lunare, richiedendo così una preparazione minima del sito. I robot levitanti si muoveranno lungo queste rotaie, evitando i problemi causati dalla regolite tagliente e dannosa.

Le rotaie flessibili sono composte da uno strato di grafite che consente la levitazione diamagnetica, mentre un circuito flessibile genera spinta elettromagnetica. Un terzo strato opzionale è costituito da pannelli solari per garantire l’energia necessaria al sistema quando è esposto alla luce solare. Il team stima che, con robot di varie dimensioni, si potrebbero spostare fino a 100 tonnellate di materiale per diversi chilometri al giorno.

Il progetto FLOAT è uno dei sei concetti avanzati della NASA (NIAC) che sono passati alla fase II. Altri progetti includono un nuovo sistema di propulsione per missioni su Marte e un telescopio spaziale liquido. La fase II di FLOAT si concentrerà sulla progettazione e produzione di una versione in scala ridotta del sistema da testare in un ambiente simile alla Luna, nonché sull’analisi degli impatti ambientali sulle rotaie e sui robot, e su altri aspetti necessari per rendere operativo questo concetto.

John Nelson, dirigente del programma NIAC della NASA, ha dichiarato che questi progetti rappresentano una fantastica classe di studi di fase II, simili alla fantascienza, che offrono alla NASA spunti interessanti per il futuro. I progetti selezionati hanno ricevuto finanziamenti per continuare la ricerca sulla loro fattibilità. Il leader del progetto FLOAT è Ethan Schaler del Jet Propulsion Laboratory della NASA. Se il sistema dimostrerà la sua efficacia, potrebbe diventare un’infrastruttura cruciale sulla Luna già entro gli anni ’30.

La fase I ha visto la presentazione di progetti che vanno da nuovi design di telescopi a tecnologie per rendere Marte meno ostile, fino a uno sciame di piccole navicelle spaziali che potrebbero viaggiare verso le stelle più vicine entro un paio di decenni.

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