Gli scienziati scoprono un pianeta extrasolare che sfida le teorie sulla formazione planetaria

Secondo gli astronomi, TOI-332 b si trova nel cosiddetto “deserto nettuniano”, una regione dello spazio dove raramente sono stati trovati pianeti.

Gli astronomi guidati da Ares Osborn dell’Università di Warwick nel Regno Unito hanno scoperto un nuovo esopianeta delle dimensioni di Nettuno, soprannominato TOI-332 b. Si tratta di uno degli esopianeti più densi finora conosciuti, con un raggio di circa 3,2 raggi terrestri e una massa insolitamente grande di 57,2 masse terrestri. A descriverne le caratteristiche sono gli autori dello studio pubblicato la scorsa settimana. La loro scoperta è stata resa possibile dal Transiting Exoplanet Survey Satellite della NASA. Il corpo celeste orbita attorno a una stella nana K chiamata TOI-332 ogni 18,65 ore, a una distanza di 0,016 UA (unità astronomica), ovvero circa 2,4 milioni di chilometri. Gli scienziati hanno calcolato che la temperatura di equilibrio del pianeta è di circa 1.598 °C.

Sulla base dei risultati, TOI-332 b è stato classificato come un pianeta extrasolare dalla vita ultrabreve. Secondo gli esperti si trova all’interno del cosiddetto ‘Deserto Nettuniano’, una regione dello spazio dove raramente sono stati trovati dei pianeti. Inoltre, i ricercatori hanno notato che la struttura interna di TOI-332 b è molto probabilmente dominata da materiali refrattari, forse più simili a quelli dei pianeti terrestri. Il corpo celeste potrebbe avere, inoltre, un involucro trascurabile di idrogeno-elio; un aspetto che sfida le teorie sulla formazione dei pianeti. “Questo insolito pianeta mette alla prova la nostra attuale comprensione della formazione planetaria. Come esista un nucleo così gigante senza un involucro gassoso rimane una domanda senza risposta”, hanno scritto gli autori dello studio.

Angelo Petrone

Angelo Petrone

Giornalista pubblicista, digital strategy, advertising, social media marketing, appassionato di arte, cultura e viaggi. Ho collaborato con diversi quotidiani di informazione locale e testate online. Scrivo su Scienze Notizie dal 2015.