Scoperta antica popolazione che usava trombe di conchiglia per comunicare

Un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Antiquity, suggerisce che l’antica cultura Pueblo utilizzasse trombe di conchiglia per la comunicazione.


Il focus dello studio è il sito del Chaco Canyon nel nord-ovest del New Mexico. Situato nel Parco storico nazionale della cultura Chaco, il Chaco Canyon contiene numerose piccole abitazioni ed edifici a più piani conosciuti come grandi case. Basandosi sulla densità delle strutture, gli archeologi ipotizzano che un tempo il sito fosse una vivace metropoli, abitata da circa 2.300 persone durante il suo periodo di massimo splendore, dal 1050 al 1130 d.C. Trombe di conchiglia sono state trovate in contesti di sepoltura nel Chaco Canyon, che oggi sono utilizzate nelle pratiche rituali contemporanee dei Pueblo. Utilizzando un modello di analisi del suono, gli archeologi hanno modellato digitalmente il suono di una tromba di conchiglia suonata in una grande casa in relazione ad altri elementi del paesaggio. L’analisi della diffusione sonora calcola la distanza che un suono può percorrere da un punto, tenendo conto sia del tipo di suono che delle condizioni ambientali come l’elevazione e il rumore ambientale. “Il Chaco Canyon è circondato da oltre un centinaio di grandi comunità domestiche poco studiate”, afferma la professoressa Ruth Van Dyke dell’Università di Binghamton, autrice principale dello studio. “Abbiamo cercato di determinare se le grandi comunità domestiche extra-canyon dimostrassero relazioni simili a quelle del Chaco Canyon tra paesaggio, disposizione della comunità e suono.”

In questo caso, il team ha modellato il suono di una conchiglia proveniente dalle grandi case di cinque comunità Chacoane per determinare se avrebbe raggiunto tutti i siti abitativi all’interno della comunità. Hanno scoperto che se qualcuno avesse suonato una tromba di conchiglia dalla grande casa al centro di tutte e cinque le comunità Chacoane, il suono avrebbe raggiunto quasi tutti gli insediamenti circostanti. Ciò suggerisce che gli antichi Pueblo potrebbero aver gestito il loro uso del territorio e le strutture comunitarie attorno al suono delle trombe. Il suono era potenzialmente utilizzato per segnalare attività comunitarie, come le cerimonie religiose. “Ciò non è diverso dall’idea della campana di una chiesa medievale che chiama una comunità alla messa”, afferma il professor Van Dyke. Indica inoltre come i siti del patrimonio Chacoan dovrebbero essere gestiti in futuro. “I paesaggi sonori erano dimensioni significative di esperienze, paesaggi e ambienti passati e sono aspetti importanti dell’interazione sociale nel mondo antico”, osserva il professor Van Dyke. “La gestione dei siti archeologici e del patrimonio dovrebbe tenere conto dell’ambiente uditivo”.