Esposizione a Sostanze Chimiche e Rischio di Cancro: Studio Rivelatore

Un recente studio ha rivelato che molte persone sono esposte a sostanze chimiche legate a un aumento del rischio di cancro, che possono essere assorbite attraverso la pelle. Queste sostanze, inizialmente progettate per proteggere la vita umana, sono presenti in materiali comuni come tappezzeria, plastica ed elettronica, agendo come ritardanti di fiamma. Per ulteriori dettagli, puoi leggere l’articolo su Toxic fireproof chemicals absorbed by touch | Brunel University of London.

Il dottor Ovokeroye Abafe, docente di Scienze Ambientali presso l’Università di Brunel e coautore dello studio, ha sottolineato che queste sostanze chimiche, notoriamente associate a problemi di salute come il cancro, possono essere assorbite attraverso la pelle tramite il contatto con i microplastici, entrando nel flusso sanguigno entro 24 ore. Uno studio dell’Università di Birmingham ha evidenziato come i toxic chemicals from microplastics possano essere assorbiti attraverso la pelle.

Utilizzando modelli di pelle stampati in 3D con cheratinociti umani, il team di ricerca ha dimostrato che fino all’8% della dose di esposizione di PBDE può essere assorbita attraverso la pelle in sole 24 ore, con un maggiore impatto sulla pelle idratata o sudata.

Queste sostanze chimiche, persistenti e presenti negli oggetti di uso quotidiano, possono accumularsi nel corpo con l’esposizione continua, causando danni nel tempo. Nonostante le prove crescenti dei pericoli per la salute, la regolamentazione rimane difficile a causa della mancanza di comprensione completa degli effetti esatti dell’esposizione ai microplastici contenenti PBDE. Per approfondire, puoi consultare l’articolo su Just a moment….

Il problema è particolarmente critico negli Stati Uniti, dove i livelli di un PBDE specifico chiamato BDE-47 nel sangue sono risultati essere tre o dieci volte superiori rispetto agli europei. Abafe ha evidenziato la presenza di numerose sostanze chimiche tossiche non regolamentate nei microplastici, che possono rappresentare una minaccia per la salute umana attraverso diverse vie di esposizione come l’ingestione e l’inhalatione.

Lo studio, pubblicato su Environment International, fornisce importanti prove sperimentali per supportare l’azione dei regolatori e dei decisori politici nel proteggere la salute pubblica da tali esposizioni nocive.