La NASA e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) stanno attualmente concentrando i loro sforzi sull’asteroide 99942 Apophis, un oggetto vicino alla Terra che si avvicinerà in modo ravvicinato nel 2029. Scoperto nel lontano 2004, Apophis è stato considerato uno degli asteroidi più pericolosi per il nostro pianeta. Tuttavia, nel 2029 passerà a soli 32.000 chilometri dalla superficie terrestre, offrendo agli scienziati un’opportunità unica per studiarlo da vicino.
L’asteroide sarà visibile dall’emisfero orientale senza l’ausilio di strumenti come telescopi o binocoli, poiché passerà più vicino a noi rispetto a molti dei nostri satelliti artificiali. Cinque anni prima dell’avvicinamento ravvicinato, gli scienziati hanno discusso potenziali missioni per esplorare Apophis durante il workshop Apophis T-5 Years: Knowledge Opportunity for the Science of Planetary Defense organizzato dall’ESA.
La NASA ha già in programma una missione denominata OSIRIS APEX per visitare l’asteroide. Questa missione, che si basa sul campionatore di asteroidi precedentemente noto come OSIRIS-REx, invierà una sonda per studiare da vicino Apophis subito dopo il suo passaggio ravvicinato. Si prevede che l’attrazione gravitazionale della Terra altererà l’orbita dell’asteroide, influenzando la sua rotazione e potenzialmente causando cambiamenti sulla sua superficie come terremoti o frane.
La missione OSIRIS-APEX consentirà agli scienziati di osservare e analizzare questi cambiamenti da vicino. Inoltre, la sonda si avvicinerà alla superficie di Apophis, composto principalmente da silicati e una miscela di nichel e ferro metallici, per raccogliere campioni di rocce e polvere. Questa operazione permetterà agli scienziati di studiare la composizione del materiale situato appena sotto la superficie dell’asteroide.
Alla luce di queste iniziative, durante una riunione dell’ESA, diverse aziende private hanno proposto ulteriori missioni verso Apophis. Ad esempio, Blue Origin ha presentato un progetto che prevede l’utilizzo del veicolo spaziale Blue Ring per trasportare fino a 13 carichi utili, per un totale di 2 tonnellate metriche, verso l’asteroide. Il lancio sarebbe previsto per il 2027, poco prima del passaggio più ravvicinato di Apophis alla Terra.
Parallelamente, il Jet Propulsion Laboratory della NASA ha delineato la missione Distributed Radar Observations of Interior Distributions (DROID). Questa missione prevede il lancio di tre veicoli spaziali: una Nave Madre di classe ESPA Grande e due CubeSats. La Nave Madre trasporterà i CubeSats verso Apophis per eseguire osservazioni radar dettagliate e caratterizzare le caratteristiche fisiche dell’asteroide.
Nonostante l’interesse e l’attenzione dedicati a questo avvicinamento ravvicinato, è importante sottolineare che non c’è motivo di preoccuparsi per Apophis. Nel 2021, l’asteroide ha già effettuato un passaggio ravvicinato alla Terra, consentendo agli astronomi di raccogliere importanti dati tramite osservazioni radar. Queste osservazioni hanno escluso la possibilità di un impatto nel 2068, confermando che non vi è alcun rischio di collisione con la Terra per almeno i prossimi 100 anni, come confermato da Davide Farnocchia del Center for Near-Earth Object Studies della NASA.
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