L’immagine è stata catturata da una navicella spaziale in orbita.
Una serie di strutture scure e ispide create interamente da processi non biologici, che assomigliano a una pletora di ragni inquietanti, sono state rilevate sulla superficie di Marte, come si vede in un’immagine catturata da un veicolo spaziale in orbita condivisa questo venerdì dall’ESA. La fotografia mostra la cosiddetta ‘città Inca‘ di Marte, una strana formazione chiamata così perché somiglia ad antiche rovine viste dall’alto. Secondo il portale scientifico specializzato ScienceAlert, gli elementi sopra menzionati si formano come conseguenza dei cambiamenti stagionali che si verificano sul pianeta rosso, nonché degli inverni freddi seguiti dal riscaldamento primaverile. Con l’arrivo della primavera le temperature aumentano e il ghiaccio normale si scioglie, ma il ghiaccio secco no e sublima invece trasformandosi direttamente in gas.
Quando ciò accade al ghiaccio sul fondo del serbatoio, la pressione aumenta fino a quando si verifica una mini-esplosione e la superficie di Marte esplode in ebollizione. Poi compaiono delle crepe nel ghiaccio e il materiale più scuro e polveroso da sotto la superficie viene spazzato via e spruzzato verso l’alto con il gas che fuoriesce in enormi geyser, creando macchie scure che possono misurare fino a un chilometro di diametro.