Nella città di Rostock, sulla costa settentrionale della Germania, gli archeologi hanno trovato una tavoletta di piombo che invocava Satana e altri due diavoli in un tempio del XV secolo latrina. La targa è stata rinvenuta durante i lavori nel cantiere per l’ampliamento del municipio di Rostock.
La tavoletta con l’incantesimo maledizione giaceva nelle profondità del terreno per secoli. Una volta osservata attentamente e ripulita, le parole “sathanas taleke belzebuk hinrik berith” erano leggibili. Si trattava di una donna chiamata Taleke e di un certo Hinrik (Heinrich), che ovviamente aveva a che fare con i diavoli Satana, Belzebù e Berith. L’iscrizione è un elenco di nomi scritti in caratteri minuscoli gotici. I diavoli invocati sono Satana, Belzebù e Berith (noto anche come Baʿal Berith, una divinità cananea equiparata a Belzebù nella tradizione rabbinica). Gli obiettivi apparenti della maledizione sono Taleke e Hinrik. La scoperta è particolarmente unica perché tavolette maledette sono conosciute per lo più fin dai tempi antichi, intorno all’800 a.C. fino al 600 d.C. nelle regioni greche e romane, spiega nel comunicato il responsabile degli scavi Jörg Ansorge. Reperti simili della stessa epoca sono per lo più sconosciuti.
L’inizio del VII secolo segnò la fine dell’era delle tavolette di piombo. Sono state scoperte maledizioni di periodi successivi, ma erano in forme distinte. A quanto pare, l’antica tradizione era ancora in pratica nella Rostock medievale almeno una volta. “La nostra scoperta, invece, è databile al XV secolo. È davvero una scoperta davvero speciale”. Secondo Ansorge reperti simili risalenti al Medioevo erano sconosciuti. La tavoletta è stata rinvenuta sul fondo di una latrina all’estremità di un appezzamento di terreno. Anche nell’antichità le “tavolette della maledizione” venivano collocate dove era difficile o impossibile trovarle. Secondo un comunicato stampa del 12 dicembre di KOE, una società immobiliare di Rostock coinvolta negli scavi, il team di archeologi ha scavato sei case medievali e diverse cantine nel sito del municipio. All’interno delle cantine e delle case gli esperti hanno scoperto tracce dell’artigianato e della vita degli abitanti, una scala in pietra e vari rubinetti in bronzo dei secoli XVI e XVII.