La scoperta è avvenuta nell’ambito di attività di ricerca preventiva e di scavo archeologico funzionale al collegamento alla rete elettrica di Trasmissione Nazionale Rete Ferroviaria ad Alta Velocità ‘Napoli-Bari’.
Un ritrovamento davvero clamoroso è stato realizzato da un team di archeologi ad Amorosi, nella Valle Telesina, in provincia di Benevento. Durante gli scavi per la costruzione di una stazione elettrica guidati da Terna S.p.A, nei pressi del Volturno è stata portata alla luce una grande necropoli preromana, risalente all’età del ferro. Il sito si estende su un’area di 13.000 metri quadrati e gli archeologi, dopo una prima ricognizione, hanno già individuato 88 tombe la cui datazione va dal VIII al VII secolo a.C. ovvero all’età del ferro, in particolare nel “periodo orientalizzante”, durante il quale il Mediterraneo fu coinvolto da intensi scambi commerciali che produssero una sorta di rivoluzione culturale. Gli stili artistici e culturali della zona orientale giunsero in Grecia, nelle isole egee, nella Magna Grecia nel sud Italia ma anche nel centro e nel nord della nostra penisola tra cui la zona Picena, il Latium Vetus, l’Agro Falisco e l’Etruria.
I siti funerari rappresentano un eccellente esempio della cultura delle tombe a fossa, tipica della Campania nell’epoca precedente all’arrivo dei Sanniti, quando i corpi venivano inumati in posizione supina e posti in una fossa scavata nel terreno. Nelle sepolture maschili sono state rinvenute soprattutto delle armi, mentre in quelle destinate alle donne erano presenti ornamenti come fibule, bracciali e vasi. Ad interessare gli esperti sono due grandi sepolture a tumulo, con un diametro di circa 15 metri, che potrebbe indicare l’appartenenza dei defunti all’élite della società. “Amorosi è al centro dei riflettori nazionali e internazionali“, si legge nel comunicato del comune. “Il Comune e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Benevento e Caserta – aggiunge l’ente – hanno presentato l’eccezionale scoperta di una necropoli preromana, caratterizzata da ricchi corredi funerari“. La scoperta è avvenuta nell’ambito di attività di indagine preventiva e di scavo archeologico nell’area, dove è prevista la realizzazione della futura stazione elettrica di Terna, funzionale al collegamento alla rete elettrica di Trasmissione Nazionale Rete Ferroviaria ad Alta Velocità ‘Napoli-Bari’.