Il sole ci ha sorpreso questo martedì mattina (23) con non una o due, ma ben quattro esplosioni avvenute quasi contemporaneamente. Il fenomeno, molto raro, è stato registrato dalle telecamere dell’osservatorio Solar Dynamics della NASA. L’ammasso di brillamenti proveniva da tre macchie solari e da un filamento magnetico. Queste strutture erano separate da migliaia di chilometri e l’unica connessione tra loro erano le strutture magnetiche quasi invisibili nella corona solare, l’atmosfera più esterna del Sole. Tali fenomeni sono noti come brillamenti solari simpatici. Si tratta di coppie di esplosioni che avvengono praticamente contemporaneamente in regioni diverse del disco solare.
Queste esplosioni si verificano quando le instabilità viaggiano da una regione del Sole a un’altra attraverso archi magnetici; ed è quello che è successo oggi. Bisognerà aspettare per sapere se il materiale liberato dalle esplosioni raggiungerà il nostro pianeta. Il monitoraggio è, perciò, necessario perché, questa settimana, la nostra stella ha rilasciato alcune espulsioni di massa coronale (o CME) verso di noi. Si tratta di grandi espulsioni di plasma e campi magnetici solari che, se lanciati verso la Terra, potrebbero influenzare le reti elettriche e mettere a rischio gli astronauti. Se qualcuno di essi raggiungesse il campo magnetico terrestre, potrebbe verificarsi una tempesta geomagnetica di classe G1, considerata comunque lieve. Eventi di questo tipo possono causare deboli fluttuazioni nelle reti elettriche, nonché piccoli impatti sulle operazioni satellitari. In ogni caso, i quattro brillamenti di oggi potrebbero indicare che il Sole si sta avvicinando al massimo solare, il periodo di maggiore attività nel suo ciclo di 11 anni . È anche possibile che la stella sia già in questa fase, ma gli scienziati dovranno aspettare qualche mese per esserne sicuri.
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