Finalmente, il primo cane robot lanciafiamme al mondo è disponibile per l’acquisto da parte del pubblico generale negli Stati Uniti. L’azienda Throwflame con sede in Ohio sta vendendo il Thermonator sul suo sito web al prezzo di $9.420, con spedizione gratuita negli Stati Uniti. Questo robot quadrupede telecomandato è dotato di un lanciafiamme ARC, alimentato a benzina o miscela di benzina diesel, capace di emettere una fiamma di 9 metri dal suo ugello.
Il Thermonator è equipaggiato con sensori laser per facilitare la navigazione e l’evitare ostacoli. Gli umani possono controllare il robot tramite un pad di controllo che fornisce una vista in prima persona grazie a una telecamera integrata. Al momento, non è previsto un controllo autonomo per il robot.
Pur potendo sembrare un’arma da un film di fantascienza, l’azienda afferma che il Thermonator è stato progettato per svolgere svariate attività non malvagie, come il controllo e la prevenzione degli incendi boschivi, la gestione agricola, la rimozione della neve e del ghiaccio, oltre che per scopi di intrattenimento.
Sul sito web di Throwflame è presente un portale per la Difesa e l’Esportazione, rivolto a eserciti interessati all’acquisto del Thermonator. Nonostante possa sembrare controverso, negli Stati Uniti i lanciafiamme sono legali e regolamentati solo in due stati: il Maryland e la California.
Throwflame rassicura i potenziali acquirenti affermando che la spedizione del Thermonator è possibile nella maggior parte delle contee degli Stati Uniti. Un esempio noto di sfruttamento di queste regolamentazioni è stato quello di Elon Musk con la Boring Company, che ha commercializzato pistole a fiamma ossidrica, presentate come NON-UN-LANCIAFIAMME, vendute a $500 l’unità e di cui sono state vendute 20.000.
Queste pistole erano legali nella maggior parte degli Stati Uniti, sebbene i clienti dovessero accettare condizioni particolari prima dell’acquisto. La regolamentazione sui lanciafiamme e strumenti simili negli Stati Uniti è quindi varia e spesso poco stringente, consentendo la commercializzazione di prodotti apparentemente controversi.
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