Il Manoscritto Voynich, un enigma secolare che affascina da 600 anni, è un testo medievale ricco di illustrazioni misteriose e scritto in una lingua ancora indecifrabile. Tuttavia, due studiosi hanno recentemente avanzato l’ipotesi che almeno una parte del manoscritto possa trattare di tematiche legate al sesso.
Il manoscritto, che prende il nome da Wilfrid Voynich, un antiquario che lo acquistò nel 1912, ha suscitato varie teorie nel corso degli anni. Alcuni ritengono che sia un inganno, altri lo considerano un testo alchemico, mentre c’è chi ha persino ipotizzato un’origine aliena per la sua lingua apparentemente criptica. La datazione al radiocarbonio del pergameno nel 2009 ha stabilito con una probabilità del 95 percento che il manoscritto risalga agli anni tra il 1404 e il 1438, basandosi sulle pelli degli animali utilizzate per le pagine.
Sebbene la paternità del manoscritto rimanga avvolta nel mistero, sappiamo che il primo proprietario identificabile è stato Jakub Hořčický z Tepence, medico personale di Rodolfo II, Imperatore del Sacro Romano Impero. Il manoscritto è passato di mano in mano per oltre un secolo, con il suo creatore originale ancora sconosciuto. Le caratteristiche architettoniche dei castelli rappresentate nelle illustrazioni suggeriscono che il manoscritto potrebbe essere stato realizzato nel sud della Germania o nel nord Italia.
Le recenti ricerche condotte da Keagan Brewer e Michelle L. Lewis hanno portato a una nuova interpretazione del manoscritto Voynich, suggerendo che possa trattare di questioni sessuali criptate. Analizzando l’opera del medico bavarese Johann Hartlieb, attivo nello stesso periodo di creazione del manoscritto, gli studiosi hanno individuato riferimenti cifrati a tematiche come la contraccezione, l’aborto e la sterilità.
Hartlieb raccomandava l’uso di cifre per nascondere informazioni sensibili, in particolare riguardanti questioni ginecologiche e sessuologiche, per evitare la diffusione di conoscenze che avrebbero potuto condurre a comportamenti considerati peccaminosi. Questo approccio alla segretezza era comune nel contesto medievale, dove argomenti legati alla sfera sessuale femminile erano trattati con cautela e riservatezza.
Le analisi condotte da Brewer e Lewis sulle illustrazioni principali del manoscritto Voynich, le Rosette, hanno rivelato un possibile simbolismo legato alla comprensione medievale del sesso e della concezione. Gli studiosi hanno interpretato i dettagli delle Rosette alla luce delle credenze dell’epoca, identificando simboli che potrebbero rappresentare l’anatomia femminile e concetti legati alla sessualità.
Secondo Brewer e Lewis, le Rosette potrebbero celare informazioni dettagliate sulla fisiologia femminile e sulle pratiche mediche dell’epoca, offrendo così una nuova prospettiva sulla natura del manoscritto Voynich e sulle sue possibili intenzioni. Questo approccio multidisciplinare alla decifrazione del testo antico rivela la complessità e la profondità delle conoscenze medievali sulle questioni sessuali e ginecologiche, offrendo uno spaccato unico sulla mentalità dell’epoca.
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