L’analisi del papiro carbonizzato della città romana di Ercolano ha rivelato il luogo di sepoltura di Platone.
Platone (427 – 348 a.C.), era un antico filosofo greco del periodo classico e insegnava le dottrine che in seguito sarebbero diventate note come platonismo. Il contributo più famoso di Platone è la teoria delle forme (o delle idee), che è stata interpretata come una soluzione a quello che oggi è noto come il problema degli universali. Il cartiglio è uno dei tanti esemplari rinvenuti ad Ercolano, città romana nell’attuale comune di Ercolano. Insieme alla vicina città di Pompei, Ercolano fu distrutta durante l’eruzione vulcanica del Vesuvio nel 79 d.C., seppellendo la città sotto spessi strati di cenere e pomice. Numerosi rotoli e pergamene di papiro furono carbonizzati sotto l’intenso calore, tuttavia, nell’ambito di un progetto in corso da parte degli archeologi, un rotolo contenente la Storia dell’Accademia di Filodemo di Gadara (110-40 aC) è stato parzialmente decifrato.
Il team ha utilizzato moderne tecniche di imaging come l’imaging ottico a infrarossi e ultravioletto, l’imaging molecolare ed elementare, l’imaging termico, la tomografia e la microscopia ottica digitale. Sono state identificate circa 1.000 parole (circa il 30% dell’intero testo) che includono nuovi dettagli su Platone, lo sviluppo della sua Accademia platonica e informazioni che identificano il suo luogo di sepoltura. Gli archeologi sapevano già che Platone fu sepolto da qualche parte nella Scuola Platonica di Atene, tuttavia, quest’ultima rivelazione ha individuato la sua sepoltura in un giardino privato vicino al cosiddetto Museion o sacello sacro alle Muse. Inoltre, il testo ha rivelato che Platone fu venduto come schiavo in seguito alla conquista dell’isola di Egina da parte degli Spartani tra il 404 a.C. e il 399 a.C.