Il telescopio spaziale Fermi non ha rilevato i raggi gamma ad alta energia provenienti dalla supernova SN 2023ixf, rilevata un anno fa. Gli esperti hanno dunque usato lo strumento per studiare la seconda esplosione stellare più vicina mai osservata nell’ultimo decennio, ma il risultato non è stato quello previsto.
Chi ha scoperto le supernove?
Era il maggio del 2023, quando una stella esplose nella galassia Messier 101, offrendo agli astrofisici l’opportunità di studiare come questi eventi generano i raggi cosmici. La supernova SN 2023ixf è la più vicina alla Terra scoperta dal lancio del telescopio Fermi nel 2008. I raggi cosmici sono particelle che bombardano costantemente la Terra, ma tracciarli è stata una sfida fin dal 1900. I raggi gamma sono un tipo di radiazione prodotta dalle interazioni dei raggi cosmici con la materia e quindi possono aiutare in questo compito. Per rilevare questi raggi gamma, gli astronomi puntano il telescopio Fermi verso eventi potenti come le supernove. Una teoria propone che le supernove accelerino i raggi cosmici più energetici della nostra galassia, quindi si sperava che SN 2023ixf fosse la migliore opportunità per testare l’idea.
Sfortunatamente Fermi non è stato all’altezza delle aspettative e non è riuscito a trovare i raggi gamma emessi da SN 2023ixf. Tuttavia, Matthieu Renaud, coautore dello studio, ha affermato che ciò non esclude la presenza di raggi cosmici accelerati dalla supernova. I ricercatori stanno ora valutando diversi scenari che avrebbero potuto impedirne il rilevamento. L’articolo che descrive i risultati di Fermi è disponibile sul server di prestampa arXiv.org e sarà pubblicato dalla rivista Astronomy & Astrophysics .
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