Un progetto dell’Handfish Conservation Project mira alla conservazione e allo studio della rarissima specie di pesce.
Un pesce rarissimo, con le zampe. Si tratta del Red Handfish, nome scientifico ”Thymichthys Politus”, il pesce più raro del mondo che si sposta attraverso delle pinne anteriori che usa come delle mani per aggrapparsi alle rocce della barriera corallina, in Australia. Una caratteristica tonalità rossa caratterizza il pesce, le cui dimensioni variano dai 6 ai 13,5 centimetri di lunghezza. Secondo una ricerca dell’Australian Institute for Marine and Antarctic Studies, esistono circa cento esemplari, tutti localizzati nel Mare della Tasmania: un numero che ne determina un forte rischio estinzione. Davvero numerose sono le domande che gli esperti si pongono su questa particolare specie di pesce. Non è chiaro, per esempio, il motivo che per il quale si sposti in questo modo, anche se alcune ipotesi tendono ad indicare le forti correnti che caratterizzano il suo habitat o la particolare alimentazione basata sui crostacei.
Ed è per rispondere a queste domande che l’Handfish Conservation Project ha proposto una particolare proposta. Con una donazione di mille dollari, chiunque ha la possibilità di dare un nome al pesce. La speranza è di coinvolgere un numero cospicuo di persone, che possano mettere a disposizione una somma che renda possibile lo studio del pesce. La ricerca e l’individuazione dei pesci rari è lo scopo principale del progetto Handfish Conservation, organo fondato nel 2018 per effettuare un piano di recupero per le specie di pesci rari, sempre più a rischio per l’inquinamento e gli effetti del riscaldamento globale.