Le conseguenze sulla memoria, le emozioni e il livello di attenzione di una prolungata privazione del sonno.
E’ risaputo come il sonno rivesta un ruolo fondamentale nel benessere generale psicofisico. A confermarlo è uno studio realizzato dall’Università di Los Angeles, che ha rivelato gli effetti, sul cervello, di un sonno insufficiente. Secondo i ricercatori le privazioni del sonno alterano le capacità cognitive e la memoria a breve termine. La ricerca ha analizzato un campione di pazienti affetti da epilessia che rimanevano tutta la nottata svegli in attesa dell’arrivo della crisi epilettica.
Concentrandosi sul lobo temporale, gli studiosi hanno analizzato la capacità del cervello riguardo la percezione visiva sulla base di una serie di ben 1.500 immagini mostrate velocemente ad un gruppo di pazienti ed analizzandone l’attivazione dei neuroni. Gli esperti hanno così notato un calo temporaneo delle capacità mentali, del livello di concentrazione e di memoria. In pratica, nella condizione di mancanza di sonno, è apparso chiaro come i neuroni fossero meno in grado di lavorare velocemente nella codifica delle informazioni. Si tratta di un fenomeno individuato soprattutto negli automobilisti nell’evitare i pedoni che attraversano la strada: in una condizione di mancanza di sonno, impiegano un tempo maggiore ad elaborare lo stimolo visivo; in questo caso la persona sulla carreggiata. Una sorta di ”assopimento” caratterizza le regioni del cervello analizzate che sembrano dormire mentre il resto dell’organo è in piena attività. Ad assere coinvolta è la corteccia prefrontale che regola il ciclo sonno/veglia come anche l’amigdala, l’area del sistema nervoso che regola le emozioni con la conseguenza di diventare maggiormente ansiosi, irritabili e meno capaci di tenere sotto controllo le emozioni.