Una nuova e incredibilmente adorabile specie di gatto tigre è stata recentemente scoperta dai ricercatori in Brasile. Questi felini, conosciuti anche come oncilla, sono piccoli e maculati, abili nell’arrampicarsi sugli alberi e nella caccia alle prede. Sono tra i felini più timidi e leggeri delle Americhe, pesando tra 1,5 e 3 chilogrammi, molto più piccoli dei comuni gatti domestici.
Fino a poco tempo fa, i gatti tigre erano classificati in due specie principali: il gatto tigre settentrionale (Leopardus tigrinus) e il gatto tigre della Foresta Atlantica (Leopardus guttulus), insieme a diverse sottospecie. Tuttavia, grazie all’Iniziativa per la Conservazione dei Gatti Tigre in Brasile, è emersa l’esistenza di una terza specie: il gatto tigre nuvoloso (Leopardus pardinoides).
Questo nuovo felino abita le foreste nebulose delle catene montuose del Centro America meridionale e delle Ande, estendendosi da Costa Rica attraverso Panama, Colombia, Perù, Bolivia e Argentina. La sua area geografica è distinta da quella dei suoi parenti più noti: il gatto tigre settentrionale e il gatto tigre della Foresta Atlantica.
Purtroppo, tutte e tre le specie di gatti tigre, compresa quella appena scoperta, sono a rischio di estinzione a causa della deforestazione incontrollata e della distruzione dell’habitat. La caccia illegale rappresenta un ulteriore pericolo per la loro sopravvivenza.
Le recenti scoperte dei ricercatori sottolineano l’urgente necessità di proteggere i gatti tigre da questa minaccia esistenziale. Tuttavia, la situazione si presenta particolarmente complessa per il gatto tigre nuvoloso, la cui area di distribuzione attraversa diverse nazioni coinvolte in conflitti interni.
Le riduzioni dell’habitat per tutte e tre le specie di gatti tigre sono state significative, con percentuali che vanno dal -50,4% al -68,2%. Questo richiede azioni immediate e concrete, come il potenziamento delle politiche ambientali, la rivalutazione della Lista Rossa per tutte le specie coinvolte e l’attuazione di misure di conservazione a livello locale e nazionale.
Il campanello d’allarme è stato suonato, evidenziando la necessità di proteggere questi affascinanti felini per garantirne la sopravvivenza. Lo studio dettagliato è stato pubblicato sulla rivista Scientific Reports.