Gli archeologi hanno scoperto un misterioso monumento preistorico in quella che è stata descritta come una scoperta “senza precedenti”.
L’antica struttura è emersa durante gli scavi effettuati dall’Istituto nazionale francese di ricerca archeologica preventiva (INRAP) nel comune di Marliens, nella Francia orientale, che si trova a circa nove miglia a sud-est della città di Digione. Gli scavi nel sito hanno rivelato una serie di occupazioni umane che abbracciano migliaia di anni dal periodo neolitico (o nuova età della pietra) all’età del ferro. La più antica prova dell’occupazione del sito è costituita da un enigmatico monumento caratterizzato da tre recinti interconnessi, ha affermato l’INRAP in un comunicato stampa. Al centro del monumento c’è un recinto circolare che misura circa 10m di diametro. A nord, un recinto a forma di “ferro di cavallo” lungo 7m si estende verso l’esterno dal cerchio centrale. A sud, dall’altro lato, sporge un recinto di forma quasi quadrata con angoli arrotondati. Secondo l’INRAP, le evidenze disponibili suggeriscono che tutti e tre i recinti siano contemporanei. Tuttavia, rimangono molte incognite riguardo alla natura e allo scopo della struttura, per non parlare della sua età. “Questa tipologia di monumenti sembra senza precedenti e attualmente non è stato possibile alcun confronto”, ha affermato l’INRAP nel comunicato stampa. L’età della struttura rimane poco chiara ma gli unici reperti rinvenuti in associazione con essa, costituiti da oggetti in selce, suggeriscono che risalga al periodo archeologico neolitico, che in Francia iniziò nell’attuale sud del paese durante il VI millennio a.C.
Sono attualmente in corso sforzi di datazione al radiocarbonio per determinare l’età della struttura con maggiore precisione. Oltre all’enigmatico monumento, gli archeologi hanno fatto anche una serie di altri ritrovamenti nel sito. Questi includono diversi oggetti che sono stati attribuiti al fenomeno del vaso campaniforme, una cultura archeologica apparsa circa 4.500 anni fa in Europa. Gli scavi hanno anche scoperto prove di occupazione del sito a partire dalla prima età del bronzo, che in Francia si ritiene generalmente sia durata dal 2300 al 1650 a.C. circa. Questi resti dell’età del bronzo includono diversi pozzi, che contengono strati di argilla sul fondo che possono fornire informazioni sull’ambiente naturale della zona nella prima metà del II millennio aC, secondo l’INRAP. Inoltre, gli archeologi hanno portato alla luce una necropoli composta da cinque recinti circolari, con resti di sepolture e una pira funeraria. Si ritiene che questo luogo di sepoltura risalga al periodo 1500-1300 a.C. durante l’età del bronzo medio-tardiva in Francia. La necropoli ha restituito numerosi reperti, tra cui spille in lega di rame, rari cocci di ceramica e una collana di circa quaranta perle d’ambra. L’ultima fase di occupazione rinvenuta nel sito corrisponde ad una seconda necropoli situata a più di 400 metri di distanza da quella sopra menzionata. Questa necropoli contiene resti cremati conservati in urne dell’età del Ferro, oltre ad alcuni ornamenti, come braccialetti e anelli. In Francia, l’età del ferro si estende dall’800 a.C. circa alla fine del I secolo.