L’universo di Wheeler: Gli elettroni come viaggiatori nel tempo

Un modello di un atomo contenente più elettroni.
Divertente, ma non fare affidamento su questa idea come corretta. (vchal/Shutterstock.com)

Secondo una teoria proposta dal fisico teorico John Wheeler, che ha esposto i suoi pensieri in una conversazione con il collega fisico Richard Feynman, c’è solo un elettrone – sembra solo che ce ne siano molti di più perché si muove avanti e indietro nel tempo. Gli elettroni, come altre particelle elementari, sono indistinguibili tra loro. Hanno la stessa carica negativa, la stessa massa e lo stesso spin. Scambia un elettrone con un altro e non sarai in grado di distinguerli. La sua antiparticella – il positrone – è anch’essa indistinguibile, identica nella carica, massa e spin. Stranamente, sono identici agli elettroni, tranne per la loro carica positiva.

Si stima che ci siano circa 1082 atomi nell’universo osservabile. Con ogni elemento nella tavola periodica che contiene almeno un elettrone, si può quindi tranquillamente assumere che ci siano almeno 10^90 elettroni nell’universo osservabile. Questo numero enorme solleva la domanda: potrebbero tutti gli elettroni essere in realtà uno solo, che si muove avanti e indietro nel tempo?

Secondo Wheeler, tutti gli elettroni potrebbero essere un’unica particella che si manifesta in modi diversi nel tempo. Questa teoria, sebbene affascinante, è estremamente improbabile. Feynman, nel suo discorso Nobel del 1965, raccontò di una telefonata ricevuta da Wheeler, in cui quest’ultimo suggeriva che tutti gli elettroni fossero in realtà lo stesso elettrone che si sposta avanti e indietro nel tempo.

Se questa ipotesi fosse vera, ci sarebbe un numero uguale di positroni e elettroni nell’universo, ma sappiamo che non è così. La materia domina sull’antimateria, e non ci sono positroni in numero pari agli elettroni. Wheeler ipotizzò che i positroni potessero essere “nascosti” in qualche modo, ma questa spiegazione non è convincente.

Anche se l’idea di Wheeler è più un esperimento mentale che una teoria scientifica valida, ha avuto un impatto duraturo su Feynman. Quest’ultimo scrisse un articolo in cui esplorava come i positroni potessero essere descritti come elettroni che si muovono all’indietro nel tempo. Anche se Feynman non ha preso sul serio l’idea che tutti gli elettroni fossero lo stesso elettrone, ha trovato interessante l’idea di rappresentare i positroni in questo modo insolito.

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