L’oggetto caduto nella casa di Alejandro Otero, in Florida, negli Stati Uniti, era in realtà un detrito spaziale. A renderlo noto è una dichiarazione pubblicata dalla NASA questo lunedì, l’agenzia ha stabilito che l’oggetto apparteneva ad un’attrezzatura di supporto al volo, che ospitava le batterie della Stazione Spaziale Internazionale. Il frammento precipitato è in Inconel, una lega metallica, pesava 700 grammi e misura 10 cm di altezza per 4 cm di lunghezza. Questo oggetto è stato rilasciato dal laboratorio in orbita nel marzo 2021, quando i controllori a terra hanno utilizzato il braccio robotico della ISS per rilasciare un carico di batterie obsolete dopo averne ricevute di nuove. La NASA ha spiegato che il componente scartato pesava originariamente più di 2.600 kg, e avrebbe dovuto bruciarsi completamente durante il rientro nell’atmosfera terrestre, previsto per marzo 2024. Ma, come è evidente, ciò non è avvenuto: un pezzo dell’oggetto è sopravvissuto il rientro e ha colpito la casa di Otero.
In pubblicazioni su X, l’ex Twitter, Otero ha riferito che l’oggetto ha attraversato il tetto della sua casa, ha attraversato due piani e ha quasi colpito suo figlio. L’uomo ha spiegato che ha anche provato a contattare la NASA, senza ricevere risposta. Ora, i team del programma ISS analizzeranno in dettaglio lo smaltimento e il rientro dell’oggetto per scoprire perché il frammento ha resistito al rientro. “Gli esperti della NASA utilizzano modelli ingegneristici per stimare il modo in cui gli oggetti si riscaldano e si distruggono al rientro nell’atmosfera”, hanno aggiunto. Questi modelli richiedono l’immissione di parametri dettagliati. Vengono aggiornati ogni volta che l’agenzia spaziale viene informata che qualcuno di loro è sopravvissuto al rientro e ha raggiunto la terra. L’incidente rappresenta anche un promemoria dei pericoli causati dalla crescente quantità di detriti spaziali nell’orbita terrestre. Secondo le stime dell’Agenzia spaziale europea, si contano più di 36mila frammenti di detriti spaziali lunghi almeno 10 cm; se consideriamo quelli che misurano almeno 1 millimetro, il numero sale a 130 milioni.