Secondo la ricercatrice Joanna Barstow, della Open University, si tratta di una possibilità remotissima, seppur possibile.
I pianeti vaganti sono corpi celesti che non fanno parte di nessun tipo di sistema stellare vagando nella galassia senza alcun legame con una stella. Nonostante la teoria della loro esistenza risalga a diversi anni fa, solo di recente ne abbiamo osservato alcuni. Ora la sfida degli esperti è capire come si formino e in che modo sfuggano ai loro sistemi. In una ricerca realizzata dall’esperta Joanna Barstow, della Open University e pubblicata su The Conversation, vengono avanzate due ipotesi che ne possano dimostrare la formazione. La ipotesi è che questi corpi celesti si formino come le stelle, in particolare le nane brune. In questo processo una nube di gas si addensa e aumenta di temperatura senza, però, innescare la fusione dell’idrogeno come accade nelle stelle. In questo caso l’oggetto si raffredda diventando una nana bruna ed un pianeta vagante. Un’altra ipotesi indica i pianeti erranti formarsi come classici pianeti, ma che sfuggono dal sistema stellare per effetto della gravità di altre stelle o altri pianeti che, con la loro gravità, li catapultano nello spazio esterno.
Secondo gli scienziati la quantità di pianeti erranti sarebbe enorme. Ma può la Terra schizzare fuori dal Sistema Solare diventando uno dei tanti pianeta erranti? Per l’esperta non ci sono possibilità che il nostro pianeta vaghi per la galassia, perché questi eventi avvengono, di solito, nelle fasi iniziali della formazione dei sistemi stellari. Anche se non è un evento da escludere del tutto, sebbene molto remoto. Potrebbe accadere, ad esempio, che un grosso pianeta, come una stella, potrebbe avvicinarsi al Sistema Solare influenzando la posizione dei corpi celesti che orbitano intorno al Sole, compresa la Terra.