Una delle notizie più rilevanti degli ultimi tempi riguarda la scoperta di una nuova specie di anaconda gigante, uno dei serpenti più grandi al mondo, trovato morto nella foresta amazzonica poche settimane dopo il suo debutto pubblico. Il Professor Freek Vonk, biologo presso l’Università di Amsterdam, ha condiviso la tragica notizia su Instagram all’inizio di questa settimana. Vonk, noto per la sua partecipazione alla serie Pole to Pole di National Geographic su Disney+ con Will Smith, ha espresso il suo dolore per la morte dell’anaconda verde con cui aveva nuotato, ribadendo che la causa del decesso è ancora oggetto di indagine.
Le prime ipotesi suggerivano che il serpente potesse essere stato ucciso a colpi di arma da fuoco, ma le autorità brasiliane non hanno ancora trovato prove a sostegno di questa teoria. Vonk ha sottolineato che la morte potrebbe essere avvenuta in modo naturale, aggiungendo che il tempo trascorso con l’anaconda verde, soprannominata Ana Julia, è stato un’esperienza straordinaria che rimarrà impressa nella sua memoria.
Dopo la morte dell’anaconda, è emerso che l’individuo misurava circa 7 metri, una lunghezza eccezionale per qualsiasi specie di serpente, sebbene non sia il più lungo mai registrato. Il record spetta a un pitone reticolato di nome Medusa, lungo 7,67 metri, secondo il Guinness dei Primati. L’expedition in Amazzonia è stata ispirata dai racconti del popolo indigeno Waorani, che parlavano di anaconda ancora più grandi e pesanti.
La ricerca ha portato alla scoperta di una nuova specie di anaconda verde, distinta dall’anaconda verde meridionale conosciuta da circa 10 milioni di anni e con una differenza del 5,5 percento nel DNA. Il Professor Bryan Fry, autore dello studio dell’Università del Queensland, ha sottolineato l’importanza di questa scoperta, confrontandola con la differenza genetica tra gli esseri umani e i cimpanzé.
Links: