La creatura, lunga mezzo metro, si distingue per i suoi enormi occhi, che occupano oltre il 30% del volume totale della sua testa.
Uno “squalo fantasma”, precedentemente sconosciuto alla scienza, è stato trovato nelle profondità del Mare delle Andamane, al largo delle coste della Thailandia. A renderlo noto è il sito WordsSideKick.com. La nuova specie, caratterizzata dalla testa, dagli occhi grandi e dalle pinne piumate, ha preso il nome di “Chimaera supapae”. L’animale appartiene all’ordine dei “Chimaeriformes”, popolarmente conosciuti come chimere e rappresentano uno degli ordini di pesci più antichi che popolano gli oceani. Questi pesci cartilaginei sono lontani parenti di squali e razze. Le chimere sono rare in questa regione, poiché generalmente abitano le pendici continentali e le profonde dorsali oceaniche, ad oltre 500 metri di profondità dove si nutrono di creature del fondale come crostacei, vermi e molluschi. A spiegarlo è David Ebert, il primo autore dello studio, pubblicato sul Raffles Bulletin of Zoology .
L’esemplare di ‘Chimaera supapae‘, lungo 51 centimetri, è stato catturato durante una pesca con reti a strascico nel Mare delle Andamane ad una profondità compresa tra 772 e 775 metri. I ricercatori hanno sottolineato soprattutto le grandi dimensioni dei suoi occhi, che occupano più del 30% del volume totale della testa. Questi enormi occhi aiutano l’animale a vedere nelle acque buie prive di luce solare. Gli scienziati ritengono che utilizzi le sue ampie pinne pettorali, a forma di volant, per migliorare “la sua capacità di manovra su fondali rocciosi ad altorilievo“. “Dal punto di vista evolutivo, queste chimere sono tra alcune delle più antiche stirpi di pesci e la loro stirpe risale a 300-400 milioni di anni fa“, ha detto Ebert. “La scoperta di nuove specie come questa chimera ci dice quanto poco sappiamo dell’ambiente marino e quanto resta ancora da esplorare“, ha concluso l’esperto.