Il messaggio di Carl Sagan ai futuri esploratori di Marte

Carl Sagan speaking on stage.
Sagan was an advocate for exploring Mars. (Joseph Sohm/Shutterstock.com)

Carl Sagan, l’astronomo e divulgatore scientifico tanto amato, ha lasciato un messaggio per i futuri astronauti destinati a esplorare Marte, un pianeta che ha sempre affascinato l’umanità. Co-fondatore della Società Planetaria, Sagan considerava Marte un’opportunità unica per studiare un analogo della Terra, cercare segni di vita e soddisfare la sete di esplorazione. Nel 1996, poco prima della sua scomparsa a causa di una polmonite, Sagan registrò un messaggio per coloro che avrebbero un giorno camminato sul suolo marziano.

Nella registrazione, Sagan si presenta come un lavoratore abituale presso un luogo vicino alla Cornell University, a Ithaca, New York, con il rumore di una cascata sullo sfondo, un suono che sarebbe stato raro su Marte, anche in un’era di alta tecnologia. Questo messaggio, inviato nello spazio, è giunto su Marte il 25 maggio 2008, grazie alla Società Planetaria da lui fondata, e è stato consegnato al lander Phoenix della NASA, dove rimane conservato su un mini-DVD di vetro di silice, con la speranza che possa durare per secoli, se non millenni.

La relazione tra scienza e fantascienza ha svolto un ruolo cruciale nella nostra attuale capacità di esplorare Marte. Gli scienziati fanno scoperte che ispirano gli scrittori di fantascienza, che a loro volta influenzano le menti giovani a diventare scienziati, creando così un circolo virtuoso che alimenta la ricerca e l’immaginazione. Questo processo ha avuto un impatto significativo sulla vita di pionieri come Robert Goddard, il padre della razziistica americana, che ha aperto la strada per la nostra conquista di Marte.

Le motivazioni per cui l’umanità si spinge verso Marte sono molteplici e complesse. Potremmo essere lì per proteggere la Terra da asteroidi, per garantire la sopravvivenza della specie umana su più pianeti, per compiere scoperte scientifiche straordinarie o semplicemente per soddisfare un antico istinto nomade che ci ha spinto a esplorare nuovi orizzonti. Indipendentemente dal motivo, l’importante è che l’umanità si avventuri nello spazio, con Marte come prossima tappa.

Carl Sagan conclude il suo messaggio ai futuri esploratori marziani con un sentito “Sono contento che tu sia lì. E vorrei essere con te.” Queste parole, cariche di speranza e curiosità, rimarranno come un segno tangibile della nostra presenza su Marte, pronte ad ispirare e guidare le generazioni future nell’esplorazione dell’universo.

Links: