Nel vasto e costellato firmamento, una costante guida per gli esploratori e i viaggiatori è la stella polare, o Polaris. Questa stella luminosa, situata nella costellazione dell’Orsa Minore, ha da sempre svolto un ruolo cruciale come punto di riferimento per individuare il nord. Ma qual è il segreto dietro questa costante indicazione? La chiave per comprendere perché la stella polare punta sempre verso il nord risiede nella posizione geografica del nostro pianeta e nell’asse di rotazione terrestre. La Terra, come una gigantesca trottola nello spazio, ruota attorno al proprio asse una volta ogni 24 ore. Questo asse di rotazione non è perfettamente perpendicolare all’orbita terrestre attorno al Sole, ma è inclinato rispetto al piano dell’orbita terrestre.
È proprio questa inclinazione dell’asse terrestre che fornisce la spiegazione per il fenomeno della stella polare. Data l’angolazione dell’asse di rotazione terrestre, un osservatore situato nell’emisfero settentrionale può percepire la stella polare direttamente sopra il polo nord celeste. Questo significa che la stella polare appare fissa nel cielo notturno mentre la Terra ruota su se stessa. Poiché la posizione della stella polare è così vicina al polo nord celeste, sembra che punti direttamente verso il nord da qualsiasi punto nell’emisfero settentrionale. Questa costante indicazione verso il nord ha reso la stella polare un utile punto di riferimento per i navigatori, gli esploratori e gli astronomi per secoli. Va notato che, a causa del fenomeno della precessione degli equinozi, l’asse di rotazione terrestre descrive un movimento circolare nell’arco di millenni. Di conseguenza, la stella polare non è sempre stata la stessa nel corso della storia e non lo sarà per sempre. Tuttavia, per gli abitanti dell’odierno emisfero settentrionale, la stella polare rimane un’affidabile bussola celeste che continua a guidare le loro avventure sotto il vasto cielo notturno.