La scoperta del misterioso verme Pectinereis strickrotti

verme serpente del mare profondo
Un ‘slurp gun’ è stato fondamentale nella descrizione della specie. (Ekin Tilic)

Un nuovo verme, mai osservato prima, è stato scoperto nelle profondità marine vicino a una fuoriuscita di metano al largo della costa della Costa Rica. Questo straordinario verme, che ha catturato l’attenzione degli scienziati, presenta caratteristiche uniche che lo rendono un vero e proprio enigma della natura.

Il verme, ufficialmente denominato Pectinereis strickrotti in onore di Bruce Strickrott, pilota principale del sommergibile Alvin dell’Istituto Oceanografico di Woods Hole, è stato descritto come un “tappeto magico vivente” a causa delle sue particolari caratteristiche. Strickrott e il biologo marino Greg Rouse, dell’Istituto Oceanografico Scripps dell’Università della California a San Diego, hanno avvistato per la prima volta questo straordinario animale nel 2009 durante una spedizione a una profondità di 1.000 metri.

I vermi, con le loro mascelle massicce e le appendici piumate che portano branchie, si contorcevano intorno alle fuoriuscite di metano della Costa Rica, un ambiente unico dove la vita marina si adatta a condizioni estreme. Queste fuoriuscite non sono simili alle sorgenti idrotermali, ma offrono comunque un habitat ricco di energia chimica che sostiene una variegata fauna marina.

La scoperta di P. strickrotti è stata resa possibile grazie a una nuova immersione nello stesso sito dove i vermi erano stati avvistati per la prima volta nel 2009. Durante questa spedizione, sono stati individuati altri sei esemplari di questo misterioso verme, consentendo agli scienziati di raccogliere campioni e studiarne più approfonditamente le caratteristiche.

Il corpo allungato del verme è circondato da appendici piumate dotate di branchie chiamate parapodi, che gli conferiscono un aspetto elegante e unico nel suo genere. La sua tecnica di nuoto sinuosa ricorda quella di un serpente, mentre le sue mascelle imponenti rimangono ancora un enigma per gli studiosi.

Con la scoperta di P. strickrotti, il numero totale di nuove specie individuate in queste profondità marine raggiunge quota 48, aprendo la strada a ulteriori ricerche e scoperte in ambienti marini inesplorati. Il team di ricerca ha già pianificato nuove spedizioni alle fuoriuscite di metano al largo delle coste dell’Alaska e del Cile, con la speranza di fare nuove e affascinanti scoperte.

Lo studio dettagliato su questa straordinaria specie è stato pubblicato su PLOS ONE, gettando nuova luce sull’incredibile biodiversità che caratterizza le profondità marine del nostro pianeta.

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