La Luna: una fonte di luce propria?

La Luna brilla luminosamente
La Luna, riflettendo la luce splendidamente. (Fernando Astasio Avila/Shutterstock.com)

Seguire le teorie regolari può essere impegnativo, soprattutto quando si tratta della teoria del complotto, la strana e paranoica cugina delle teorie convenzionali. Recentemente, è emersa una nuova teoria che afferma che la Luna potrebbe non essere composta di roccia come comunemente si crede.

Secondo questa nuova prospettiva, la Luna non sarebbe semplicemente illuminata dal Sole, ma agirebbe come una propria fonte di luce. Quest’idea, se così si può chiamare, solleva diverse questioni e deve fornire spiegazioni convincenti per i fenomeni osservati che dimostrano chiaramente come la Luna rifletta la luce solare.

Un esempio lampante di questa riflessione solare è dato dalle fasi lunari, che possono essere spiegate attraverso le diverse posizioni relative del Sole, della Luna e della Terra. Questo concetto non è affatto nuovo, risalendo a circa 2.500 anni fa, quando il filosofo greco Anassagora teorizzò che è il Sole a conferire luminosità alla Luna, spiegando così fenomeni come le eclissi e le fasi lunari.

Tuttavia, in una versione estrema della teoria “La Luna non è roccia”, alcuni individui hanno addirittura sostenuto che le rocce non riflettano la luce, e di conseguenza nemmeno la Luna. Quest’affermazione è sorprendente, considerando che la visibilità delle rocce dipende proprio dalla riflessione della luce su di esse e sui nostri occhi.

Per mettere alla prova questa teoria, si potrebbe semplicemente portare una normale roccia in una stanza buia di notte e spegnere la luce. Se la roccia diventasse invisibile, ciò dimostrerebbe che la sua visibilità dipende dalla luce riflessa, principio fondamentale della visione umana.

Insomma, mentre per alcuni la Luna potrebbe non essere ciò che sembra, la scienza e l’osservazione ci offrono spiegazioni ben più concrete e razionali rispetto alle teorie del complotto più fantasiose.

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