Un presunto meteorite di dimensioni gigantesche è stato avvistato nel deserto del Sahara nel lontano 1916, suscitando grande interesse tra gli scienziati. Questo oggetto, descritto come una “montagna di ferro” da un funzionario consolare francese di nome Gaston Ripert, avrebbe dimensioni impressionanti: lungo almeno 100 metri e alto 40 metri, rendendo piccoli tutti gli altri meteoriti conosciuti.
La storia di Ripert è avvolta nel mistero e sembra uscita da un romanzo di avventura. Dopo aver udito una conversazione tra conducenti di cammelli riguardo a una strana “collina di ferro”, si avventurò nel deserto di Chinguetti per investigare. Accompagnato da un capo locale che gli proibì di portare una bussola o bendarsi gli occhi, Ripert scoprì l’enorme meteorite, ma il capo venne successivamente avvelenato, aggiungendo un’aura di mistero alla vicenda.
Nonostante Ripert riuscì a recuperare un frammento del meteorite, pesante circa 4,5 chilogrammi, le ricerche successive non riuscirono a trovare l’oggetto. Si ipotizzò che il meteorite potesse essere stato sepolto sotto la sabbia del deserto, rendendone la ricerca estremamente difficile.
Decenni dopo, scienziati nel Regno Unito hanno deciso di risolvere definitivamente il mistero del presunto meteorite del Sahara. Utilizzando dati radar, modelli digitali di elevazione e interviste con i conducenti di cammelli, hanno cercato di individuare la possibile posizione dell’oggetto. Secondo le loro analisi, se il meteorite esistesse, dovrebbe essere coperto da una duna alta almeno 40 metri.
Il team di ricerca ha richiesto dati magnetici al Ministero del Petrolio, dell’Energia e delle Miniere della Mauritania per completare le loro indagini. Nonostante alcuni tentativi sul campo, non sono ancora riusciti a trovare tracce del meteorite. Tuttavia, credono che una più approfondita esplorazione della zona potrebbe portare alla sua scoperta.
La storia del meteorite di Chinguetti continua a intrigare gli scienziati, con la speranza che i dati magnetici possano finalmente risolvere il mistero. Se il meteorite non fosse mai esistito, resterebbero comunque interrogativi sulla storia di Ripert e sul frammento del meteorite conservato nel Museo di Storia Naturale degli Stati Uniti.
Il team di ricerca è determinato a portare a termine le loro indagini e a chiarire una volta per tutte l’enigma del presunto meteorite nel deserto del Sahara. Il loro studio è disponibile sul server pre-print ArXiv, offrendo un’interessante lettura per chi è affascinato dai misteri della scienza e della storia.
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