Un’importante scoperta è stata fatta riguardo al più grande flusso naturale di gas idrogeno mai individuato, che si insinua attraverso una pozza d’acqua profonda all’interno di una miniera di cromo in Albania. Questo ritrovamento, riportato in un nuovo studio, potrebbe aprire la strada a nuovi metodi più ecologici per catturare l’idrogeno e utilizzarlo come carburante pulito.
Il gas idrogeno è da tempo considerato un’alternativa ai combustibili fossili poiché la sua combustione non produce gas serra. Tuttavia, fino ad ora, individuare flussi naturali di idrogeno è stato un compito arduo, e la risorsa veniva principalmente prodotta dal gas naturale, un processo che richiede energia e emette anidride carbonica.
Si è sempre pensato che l’idrogeno, nonostante il suo ruolo vitale nella crosta terrestre, fosse troppo reattivo per accumularsi in grandi depositi sotterranei. Tuttavia, la scoperta di un gas infiammabile nella miniera di Bulqizë in Albania nel 1992 ha cambiato questa prospettiva.
Le esplosioni verificatesi nel 2011, 2017 e 2023 hanno sollevato sospetti sull’identità del gas, che ora è stato confermato essere idrogeno. I ricercatori hanno stimato che la miniera potrebbe contenere tra 5.000 e 50.000 tonnellate di questa preziosa risorsa.
Analizzando il gas che bolle attraverso una pozza nella miniera, gli autori dello studio hanno determinato che l’84% era costituito da idrogeno, insieme a tracce di metano e azoto. Il flusso di gas è stato calcolato a circa 11 tonnellate di idrogeno all’anno, equivalente a 34 chilogrammi al giorno.
Considerando anche altri flussi presenti nella miniera, i ricercatori hanno calcolato che la quantità totale di gas idrogeno che attraversa la miniera ammonta a circa 200 tonnellate all’anno. Questo ha portato gli studiosi a ipotizzare che la miniera di Bulqizë potrebbe rappresentare una fonte primaria di energia estraibile.
La miniera si trova in una zona di roccia ricca di ferro chiamata ofiolite, nota per generare idrogeno reagendo con l’acqua. Questo fenomeno è stato osservato anche in altre parti del mondo, suggerendo la presenza di ulteriori depositi di idrogeno naturale sotto formazioni di ofiolite in altre località.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Science, rivela la possibilità di sfruttare l’idrogeno geologico come fonte energetica alternativa e sottolinea il potenziale di altre aree ricche di ofiolite nel mondo per ospitare giacimenti di gas di alta qualità e ricchi di H2.
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