Sul pianeta individuate tracce di ferro, cromo, calcio, sodio, magnesio e nichel.
Un pianeta infernale, con un’atmosfera composta da metalli. Sono le straordinarie condizioni del pianeta WASP-121b, oggetto orbitante in posizione molto ravvicinata alla stella di riferimento: WASP-121. Collocato ad una distanza pari ad un quarantesimo dello spazio che separa il nostro pianeta dal Sole, il corpo celeste ha temperature comprese tra i 2500 e i 3000 gradi. Ad analizzare WASP-121b è stato un team di ricercatori delle università di Berna e Ginevra, attraverso uno spettrografo ad alta risoluzione: l’HARPS. Gli esperti hanno individuato sette metalli allo stato gassoso presenti in atmosfera smentendo la teoria secondo cui i pianeti ultra caldi non avrebbero composti chimici complessi nell’atmosfera. E’ il vanadio il primo elemento scoperto dagli esperti, un metallo molto raro ed all’origine della complessità dell’atmosfera di WASP-121b mentre manca del tutto il titanio. Oltre al vanadio, gli esperti hanno individuato nell’atmosfera dell’oggetto significative quantità di ferro, cromo, calcio, sodio, magnesio e nichel; metalli in stato gassoso perché evaporati a causa delle temperature estreme del pianeta.
La ricerca risulta fondamentale perché conferma la capacità della strumentazione attuale di individuare la composizione delle atmosfere degli esopianeti, un passo che fino a pochi anni fa era un’utopia e che potrebbe consentire, in futuro, di individuare segni di forme di vita extraterrestre. “Con la stessa metodologia utilizzata oggi e con cui rileviamo le firme di ferro o vanadio, potremmo, un giorno, essere in grado di studiare le firme biologiche e la presenza di acqua, ossigeno e metano sugli altri pianeti” – spiega Hoeijmakers.