Muri invisibili nello spazio: la nuova scoperta dei ricercatori inglesi

L’esistenza di queste formazioni, composte da symmetron, potrebbero spiegare l’esistenza della materia oscura.

Non si contano i fenomeni cosmici non del tutto comprensibili nello spazio che spesso non corrispondono alla teoria della relatività e della fisica. Uno di questi fenomeni, ad esempio, è la distribuzione delle galassie. Secondo i calcoli teorici, le galassie più piccole dovrebbero orbitare in maniera casuale intorno a quelle di dimensioni maggiori, ma non sempre avviene. A volte le più piccole si dispongono in dischi sottili intorno ai loro ospiti. Ma come mai?


Un team di esperti inglesi dell’Università di Nottingham sta analizzando questo mistero ed è arrivato alla conclusione che esistono “muri invisibili” nel cosmo, prodotti da una particella che prende il nome di “symmetron“. Questo nuovo elemento sarebbe in grado di spiegare uno dei misteri più intriganti dello spazio, cioè la materia oscura, un tipo di materia che a noi non risulta visibile e rilevabile, della quale riusciamo a percepire solo gli effetti come quelli legati alla gravità. Secondo gli esperti, nei prossimi anni, grazie al telescopio spaziale James Webb, potremmo analizzare le aree più lontane dello spazio e, dunque, più remote. Grazie a questi potenti mezzi potremmo essere in grado di comporre l’enorme puzzle della conoscenza spaziale con nuove tessere.