La scoperta è stata fatta nel comune di San Vito al Torre.
L’ara funeraria, recuperata dal fiume Torre, in Friuli Venezia Giulia, è quasi intatta e risale all’epoca romana. Le operazioni di recupero della Soprintendenza Archeologia, non sono state facili a causa del peso dell’ara, si parla di 6,26 tonnellate. Gli esperti hanno spiegato che il monumento è in ottimo stato di conservazione ed eccezione dell’angolo in alto a destra che risulta danneggiato.
Nella parte frontale, presenta un’iscrizione nella quale si fa riferimento alla gens Apinia. Ai lati ci sono decorazioni con Eroti alati i quali hanno tra le mani un fiore di papavero e una fiaccola rovesciata, simboli del sonno eterno. La parte posteriore è rovinata perché quello era il lato che giaceva in acqua. In base all’iscrizione, si ipotizza che il monumento appartenga all’epoca alto-imperiale.