Dopo anni di lavoro, gli archeologi hanno scoperto un’imponente tomba etrusca parzialmente nascosta nel sottosuolo nella necropoli scavata nella roccia di San Giuliano a Barbarano, a nord di Roma.
La Necropoli Etrusca di San Giuliano è scavata nelle rocce rossastre del Parco Marturanum , un’area naturale protetta nel comune di Barbarano Romano, sulla strada tra Roma e Viterbo, nel cuore dell’Etruria Meridionale. Secondo gli archeologi nessuna necropoli etrusca conosciuta presenta una tale varietà e ricchezza di tipologie sepolcrali come quella di San Giuliano. Risalente al VII secolo a.C., sorge sui fianchi di una rupe tufacea occupata da un insediamento stabile già durante l’età del Bronzo. La scoperta è stata fatta mentre i ricercatori stavano ripulendo e consolidando alcune delle camere funerarie scavate nella roccia più rappresentative del sito, risalenti al VII-III secolo a.C. La “Tomba della Regina”, una delle tombe più importanti della necropoli, è stata scelta per i lavori di consolidamento e restauro in questa stagione. Si tratta di un grandioso semi-dado trilaterale scavato nella roccia, largo 14 metri e alto 10, risalente al V secolo a.C. Il suo nome deriva probabilmente dalla maestosità delle sue dimensioni. Questo tipo di tomba è comune lungo la parete rocciosa prospiciente l’altopiano di San Giuliano, dove sorgeva l’antico insediamento, e rappresenta l’espressione dei nuovi cambiamenti nella società etrusca: nuove classi sociali emergono e colmano il divario che un tempo esisteva tra aristocratici e ceti popolazione umile.
Durante un’operazione di sgombero attorno alla Tomba della Regina, gli archeologi notarono quella che sembrava essere una seconda tomba monumentale semisepolta. Dopo aver accuratamente rimosso la fitta vegetazione, la struttura è emersa in tutta la sua imponenza. Si tratta di una tomba unica con tre camere sepolcrali e tre porte doriche scavate nella roccia. Foto: Soprintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio Etruria Meridionale Gli scavi effettuati per liberare la facciata hanno infatti portato alla luce un’ulteriore tomba a tre camere sormontate da tre porte in semiselice, successiva alla tomba della Regina, perfettamente conservata nella sua parte architettonica. Gli esperti ritengono che sia stato costruito nel V o IV secolo a.C., poco dopo la vicina Tomba della Regina. La tomba evidenzia anche la maestria tecnica della cultura etrusca nello scavo di strutture funerarie monumentali all’interno di scogliere e pendii rocciosi. Si prevede che nei prossimi mesi verranno completati i lavori di conservazione e adattamento delle tombe appena scoperte.