L’impatto dell’oggetto con l’atmosfera ha generato temperature superiori a 2.000 ° C e un’onda d’urto che ha causato “estrema disarticolazione e frammentazione scheletrica” negli abitanti dell’antichissimo insediamento.
Una palla di fuoco proveniente distrusse un’antica e prospera città del Medio Oriente circa 3000 anni fa causando un’esplosione che, per potenza, superò di circa mille volte quella prodotta dalla bomba atomica che colpì Hiroshima nel 1945. A renderlo noto è uno studio pubblicato questo lunedì sulla rivista Scientific Reports. L’esplosione dell’oggetto spaziale avvenne intorno al 1650 a.C. a Tall el Hammam, nell’attuale Giordania e a nord del Mar Morto. La città era, allora, uno dei grandi insediamenti dell’Età del Bronzo Medio, nella regione storica del Mediterraneo orientale. Durante gli studi sui diversi strati del sedimento del sito archeologico, i ricercatori hanno trovato materiali con caratteristiche “insolite” come frammenti ceramici con superfici esterne fuse, mattoni di fango con bolle; tutti i ritrovamenti hanno mostrato segni di un’esposizone prolungata a temperature estremamente elevate, irrangiungibili con nessuna tecnologia dell’epoca.
“Abbiamo scoperto tracce di temperature superiori a 2.000 gradi Celsius” , ha affermato il professor James Kennett dell’Università della California; uno degli autori dello studio. “Ci sono prove di una grande esplosione cosmica vicino a Tall el Hammam“, ha, inoltre, aggiunto. Gli scienziati stimano che la palla di fuoco, larga circa 50 metri, sia esplosa a circa 4 chilometri dalla superficie, provocando un’onda d’urto che ha completamente distrutto la città, mentre i suoi abitanti sono morti in seguito ad “un’estrema disarticolazione e frammentazione scheletrica”. L’esplosione spiegherebbe anche le “concentrazioni altissime di sale” trovate nella zona, che hanno inibito l’agricoltura e causato un esodo degli abitanti della zona, che si sono spostati ad almeno 25 chilometri da Tall el Hammam.
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