Secondo gli esperti il nostro pianeta somiglierebbe al Serengeti, in Africa.
Oggi non esiste luogo, nel mondo, che non presenti tracce della presenza umana. Dalle microplastiche, diffuse anche nelle aree più estreme del mondo, ai sempre più estesi centri abitati: il mondo porta ovunque i segni della vita umana. Ma come sarebbe il nostro pianeta se l’uomo non fosse mai nato? A rispondere al giornale LiveScience è Trevor Worthy, paleontologo e professore associato della Flinders University in Australia: “Credo il nostro avrebbe più vegetazione ed animali di grandi dimensioni, diffusi ovunque tranne che in Antartide“. L’uomo è, infatti, l’artefice principale della scomparsa di animali come il Dodo e la Tigre della Tasmania. Secondo gli esperti il tasso di estinzione di oggi sulla Terra è 100 volte più alta di quello che sarebbe senza l’essere umano. Per Worthy sarebbero presenti, ad esempio, ancora i moa, animali simili a struzzi, alti anche oltre tre metri che si estinsero dopo l’arrivo dell’uomo in Nuova Zelanda; lo stesso discorso vale per 25 specie di vertebrati.
Per Sören Faurby, professore di zoologia all’Università di Göteborg in Svezia, senza l’uomo il nostro pianeta ricorderebbe in gran parte al Serengeti, una vasta pianura africana ricchissima di habitat diversi e forme di vita. Esemplari di elefanti, rinoceronti e leoni popolerebbero l’Europa, mentre in America sarebbero esistiti armadilli e bradipi giganti. Stesso discorso per i Mammut, estinti a causa dei mutamenti climatici, ma anche per l’azione umana. Ma la presenza degli umana potrebbe essere stata inevitabile. Basti pensare che, ammesso che non ci fossero stati i sapiens, si sarebbero evoluti molto probabilmente i nostri cugini Neanderthal, che invece si sono estinti circa 40.000 anni fa. E se fossero scomparsi i Neanderthal, il nostro pianeta sarebbe stato popolato dai Denisova, che avrebbero raggiunto rapidamente il vertice della catena alimentare.