Acqua trovata sugli asteroidi: una scoperta sorprendente

Rappresentazione artistica di un asteroide con un ingrandimento che mostra una superficie con molecole d'acqua.
È stata osservata la presenza di acqua sulla superficie di due asteroidi della fascia principale. (NASA/Carla Thomas/SwRI)

L’acqua è comune sul nostro pianeta ed è fondamentale per la vita, ma altrove nel Sistema Solare è sempre una risorsa rara. La scoperta di ghiaccio nei crateri della Luna o sepolto in depositi su Marte è estremamente intrigante. I ricercatori hanno ora esaminato la fascia degli asteroidi e indagato se oggetti che non dovrebbero avere acqua potrebbero invece nasconderne un po’. E in due casi l’hanno trovata proprio in superficie.

Ricercatori di varie istituzioni negli Stati Uniti hanno utilizzato i dati del ritirato Osservatorio Stratosferico per l’Astronomia Infrarossa (SOFIA) per studiare quattro asteroidi silicati secchi. Essi si sono formati vicino al Sole e quindi dovrebbero essere privi di acqua. Gli oggetti in questione sono Iris, Parthenope, Melpomene e Massalia, tutti nella fascia principale degli asteroidi.

“Abbiamo rilevato una caratteristica che è inequivocabilmente attribuita all’acqua molecolare sugli asteroidi Iris e Massalia”, ha dichiarato l’autrice principale, la dott.ssa Anicia Arredondo, del Southwest Research Institute, in una dichiarazione. “Abbiamo basato la nostra ricerca sul successo del team che ha trovato acqua molecolare sulla superficie illuminata dal Sole della Luna. Abbiamo pensato di poter utilizzare SOFIA per trovare questa firma spettrale su altri corpi celesti.”

Osservazioni precedenti sugli asteroidi non riuscivano a distinguere tra acqua effettiva e un parente chimico molto simile: l’idrossile. Quest’ultimo è semplicemente ossigeno legato a un atomo di idrogeno. Il nuovo lavoro dissipa questa confusione e stima che ci sia circa la quantità di una lattina di soda di acqua per ogni metro cubo di suolo asteroidale, valore simile a quello basato sulle osservazioni della Luna da parte di SOFIA.

“Sulla base dell’intensità delle bande delle caratteristiche spettrali, l’abbondanza di acqua sull’asteroide è coerente con quella della Luna illuminata dal Sole”, ha aggiunto la dott.ssa Arredondo. “Allo stesso modo, sugli asteroidi, l’acqua può essere legata ai minerali così come adsorbita al silicato e intrappolata o disciolta nel vetro di impatto del silicato.”

SOFIA è stato un progetto congiunto della NASA e dell’Agenzia Spaziale Tedesca DLR ed è stato fondamentale per osservare l’universo, vicino e lontano, nell’infrarosso. L’interesse specifico per gli asteroidi riguarda il passato del nostro Sistema Solare. Comprendere questi oggetti può rivelare come si sono evoluti i pianeti.

“Gli asteroidi sono residui del processo di formazione planetaria, quindi le loro composizioni variano a seconda di dove si sono formati nella nebulosa solare”, ha spiegato la dott.ssa Arredondo. “Di particolare interesse è la distribuzione dell’acqua sugli asteroidi, perché ciò può far luce su come l’acqua è stata consegnata sulla Terra.”

Un articolo che descrive la scoperta è pubblicato su The Planetary Science Journal.