Per gli archeologi potrebbe essere stato un simbolo di rinascita.
Ha circa 1700 anni l’uovo romano più antico, scoperto in Inghilterra. Sottoposto ad un Tac, l’uovo ha mostrato di contenere all’interno un contenuto ancora liquido mentre si sembra che sia conservata, in maniera eccezionale, anche la parte superiore dell’uovo vuota. La straordinaria scoperta è avvenuta ad Aylesbury nel Buckinghamshire, dove il team di esperti ha portato alla luce anche altre uova, ma ridotte in frammenti. Quello scoperto in Gran Bretagna è, dunque, l’unico uovo romano intatto mai portato alla luce in Gran Bretagna e il secondo al mondo. Ad analizzarlo è stata la conservatrice Dana Goodburn-Brown, che ha portato l’uovo all’Università del Kent.
“Lì abbiamo scoperto che conservava incredibilmente ancora il liquido nel suo interno, presumibilmente derivante dal tuorlo, dall’albume ecc.”, ha spiegato. Ora l’obbiettivo degli esperti del Museo di Storia Naturale di Londra, a cui è stato portato, dovranno tentare di analizzarne il contenuto senza romperlo. Lo scopo degli esperti è di studiare i segreti genetici della specie domestica di gallina che lo produsse quasi due millenni fa. L’area vide un’attività significativa in età romana. La scoperta è avvenuto in una fossa piena d’acqua con all’interno vari materiali del IV secolo, quando venne usata come discarica. Gli archeologi, infatti, hanno scoperto anche un cesto con 4 uova, ossa di animali e scarpe di cuoio. “L’unico altro uovo di epoca romana sopravvissuto intatto è stato trovato nella tomba di un bambino nella necropoli vaticana sotto la via Triumphalis a Roma. – annotano i colleghi inglesi di The History blog – Il bambino, che aveva meno di un anno quando morì tra il 50 e il 150 d.C., fu sepolto con un uovo di gallina nella mano destra. Il guscio era intatto ma vuoto. L’ipotesi più probabile è che l’uovo rappresentasse un simbolo di rinascita dopo la morte prematura del bambino.”