Si tratta dei primi modelli che combinano la teoria della relatività generale di Albert Einstein con scenari realistici di densità stellare.
Un gruppo di astrofisici ha sviluppato delle simulazioni in grado di mostrare cosa accade quando le stelle, con caratteristiche diverse, incontrano un buco nero. A realizzare il video è il Goddard Center della NASA spiegando come le stelle analizzate sono otto, con varie masse e densità, mentre la massa calcolata del buco nero era un milione di volte quella del Sole. Dalla NASA hanno spiegato come le prime simulazioni hanno “combinato gli effetti fisici della teoria della relatività generale di Einstein con modelli realistici di densità stellare“.
Nei modelli realizzati, si può osservare come la gravità del buco nero provochi la deformazione delle stelle: alcune di esse si sfaldano completamente, in un evento noto come perturbazione mareale, mentre altre vengono alterate in parte riuscendo a conservare parte della loro massa e poi tornare alla sua forma normale. Analizzando i fattori che determinano l’esito di questi incontri, gli esperti hanno concluso che non solo la massa, ma anche la densità dei corpi giochi un ruolo importante. Gli autori dello studio, inoltre, hanno analizzato come la distanza tra le stelle e il buco nero e le diverse masse dei buchi neri influenzino questi incontri. “I risultati aiuteranno gli astronomi a stimare la frequenza con cui si verificano interruzioni mareali e a costruire immagini più accurate di questi terribili eventi cosmici”, si legge nella pubblicazione della NASA.