Ecco come il gigante gassoso avrebbe spinto il pianeta in un’orbita molto più eccentrica avvicinandolo per lunghi periodi al Sole.
In un lontano passato Giove avrebbe ”cambiato” la sua posizione nel nostro Sistema Solare con effetti devastanti sui pianeti interni. Tra i pianeti maggiormente coinvolti dal fenomeno c’è Venere, un corpo celeste che oggi appare come un luogo infernale, ma che in un lontano passato potrebbe avrebbe avuto un clima molto simile al nostro pianeta, oltre alla presenza di acqua liquida sulla superficie. A rivelare il legame tra la trasformazione del pianeta in una landa desertica con una spessa atmosfera infernale e Giove è un recente articolo. Nello studio, pubblicato sulla Cornell University, gli esperti sottolineano come l’area più interna del Sistema Solare delle origini fosse un luogo caotico. Attraverso alcuni modelli, basati sulle orbite degli oggetti nella Fascia degli Asteroidi, gli esperti hanno ipotizzato come i pianeti giganti gassosi si siano formati in un’area lontana dalle orbite attuali e probabilmente meno a ridosso del centro del Sistema Solare. Una successiva migrazione verso l’interno avrebbe sconvolto gli equilibri della parte interna. E se un modello ipotizza una migrazione lenta di Giove verso l’interno, seguito da Saturno, altre proiezioni vedono il gigante gassoso ”saltare” nell’orbita di Marte per poi tornare alla posizione attuale. In ogni caso, i movimenti di Giove hanno prodotto il caos per i pianeti interni. Con un massa così estesa e dunque una forte attrazione gravitazionale, Giove è in grado di attirare o allontanare qualsiasi oggetto nel Sistema Solare. E’ quanto ipotizzato per Venere, un pianeta che oggi presenta un’orbita perfettamente circolare all’intero Sistema Solare. Secondo un recente studio pubblicato arXiv qualora il pianeta Giove si sarebbe spostato verso il Sole, avrebbe trascinato Venere in un’orbita molto più ellittica dell’attuale con un’eccentricità fino a 0,3. Oggi il pianeta non presenta più quella grande eccentricità, a causa di un altro fenomeno successivo che ha ”circolarizzato” l’orbita, e secondo gli esperti si tratterebbe delle maree oceaniche. Nel caso in cui Venere avesse avuto grandi bacini di acqua liquida, eventualità possibile visto che il pianeta hanno dimensioni e caratteristiche simili alla Terra, le forze mareali oceaniche avrebbero stabilizzato l’orbita.
Credit photo: National Geographic
Ma l’allungamento dell’orbita provocato da Giove avrebbe avuto un’altra conseguenza catastrofica: la trasformazione del pianeta da zona umida tropicale a inferno torrido. L’orbita ellittica, infatti, avrebbe spinto per lunghi periodi il pianeta troppo vicino al Sole con temperature infernali e enormi quantità di radiazioni stellari che hanno reso il pianeta il deserto attuale. La colossale evaporazione dell’acqua venusiana ha intrappolato il calore in un circolo vizioso chiamato effetto serra che ha spinto le temperature sempre più in alto, aumentando costantemente l’evaporazione dell’acqua. La mancanza di liquidi ha provocato il blocco dei movimenti delle placche consentendo all’anidride carbonica di fuoriuscire nell’atmosfera in quantità maggiori rendendo l’effetto serra una trappola infernale.