Una nuova immagine del buco nero M87*, il primo ad essere fotografato dall’umanità, ha subito un piccolo cambiamento. Fotografato dall’Event Horizon Telescope (EHT) il buco nero è situato al centro della galassia Messier 87, a 55 milioni di anni luce dalla Terra. L’immagine “sfocata” rivela un anello luminoso di materia surriscaldata intorno all’ombra dell’oggetto, esattamente come prevede la Teoria della Relatività Generale di Albert Einstein. Successivamente, altri studi hanno utilizzato gli stessi dati raccolti dall’EHT per rivelare maggiori dettagli, come l’analisi della luce polarizzata dell’anello luminoso. È così che hanno ottenuto informazioni sul suo campo magnetico e sul plasma che lo circonda. Ora, utilizzando le osservazioni EHT effettuate nel 2018, un team ha prodotto un lavoro indipendente per determinare i vincoli sulla struttura del plasma e del campo magnetico. Sebbene queste analisi siano state effettuate nei primi studi, la scienza richiede che tutti i risultati di una scoperta possano essere riprodotti con altri set di dati.
Per ottenere immagini senza precedenti, l’EHT conta sulla collaborazione dei più grandi osservatori mai costruiti, formando un telescopio virtuale delle dimensioni del nostro pianeta. Per aumentare ulteriormente la sensibilità e la definizione, gli esperti hanno integrato nel gruppo il Greenland Telescope. L’analisi dei nuovi dati è stata effettuata con otto tecniche indipendenti e ha prodotto un’immagine molto coerente con quella del 2017. Il diametro dell’anello è rimasto lo stesso entro un anno, ad eccezione della posizione della regione più luminosa attorno ad esso che ha registrato uno spostamento in senso antiorario della turbolenza. Secondo Britt Jeter, ricercatore post-dottorato presso l’Istituto di Astronomia e Astrofisica Academia Sinica di Taiwan, “l’emissione dal turbolento e confuso disco di accrescimento attorno al buco nero farà sì che la parte più luminosa dell’anello oscilli attorno a un centro comune [ …] qualcosa che possiamo usare per testare le nostre teorie sul campo magnetico e sull’ambiente del plasma attorno al buco nero”. I risultati sono stati pubblicati su Astronomy & Astrophysicals .
Fonte:
https://eventhorizontelescope.org/M87-one-year-later-proof-of-a-persistent-black-hole-shadow