Il telescopio spaziale Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA ha appena registrato lo sviluppo di una macchia solare, chiamata con il nome in codice di AR3559, che in due giorni ha triplicato la sua grandezza.
È una macchia solare da record quella avvistata sul Sole nelle ultime ore. Denominata dal sito specializzato in meteo spaziale spaceweather.com, AR3559, la macchia ha visto crescere le dimensioni del 300% da sabato s domenica. Questo sviluppo, così impressionante, ha trasformato la macchia solare in un vasto e frastagliato complesso di formazioni oscure, con una lunghezza equivalenti a dieci volte il nostro pianeta. Visto che la Terra ha un diametro pari a circa 12.700 chilometri, ciò vuol dire che AR3559 ha una lunghezza di circa 130.000 chilometri. Una formazione mostruosa, che si sta spostando in direzione del nostro pianeta, accrescendo il pericolo di importanti tempeste geomagnetiche. Secondo Spaceweather.com non sono solo le dimensioni della macchia solare a preoccupare, ma soprattutto la forte instabilità del campo magnetico di tipo “beta gamma”. Questo significa che la sua attività può produrre forti eruzioni solari con espulsioni di massa coronale (CME), in grado di spingere verso il nostro pianeta plasma fortemente energetico. Più forte e rapido è il vento solare, maggiori sono le possibilità che si sviluppino tempeste di classe importante. Il pericolo maggiore è che una tempesta G5, come il famigerato Evento di Carrington del 1859, potrebbe arrecare gravi danni alle reti elettriche, internet, satelliti, comunicazioni radio e non solo.
Secondo il sito specializzato, la gigantesca macchia solare potrebbe produrre un brillamento di classe M, la penultima su una scala di cinque (A, B, C, M e X). Ognuna delle classe è dieci volte più energetica della precedente ed è divisa in sottoclassi numerate (da 1 a 9). La X non ha un limite ben delimitato. Uno dei più recenti e forti eventi è stato registrato è stato il brillamento di classe X 2.8, verificatosi giovedì 14 dicembre 2023. Se allora il nostro pianeta fu colpito solo dalla ”coda” dell’emissione, ora il nostro pianeta è ”nel mirino” della macchia solare. Una macchia solare è un’area temporaneamente più fredda e meno luminosa sulla superficie del Sole rispetto alle regioni circostanti. Queste macchie sono associate a intensi campi magnetici che inibiscono temporaneamente il flusso di calore dalla zona circostante alla fotosfera solare. Di conseguenza, le macchie solari appaiono più scure rispetto al resto della superficie solare. Le macchie solari sono spesso visibili anche a occhio nudo, specialmente quando sono numerose e raggruppate in regioni specifiche del Sole. Ogni macchia solare può avere dimensioni variabili, da piccole macchie simili a puntini a grandi gruppi estesi. Questi fenomeni sono ciclici e seguono il ciclo solare, con un periodo approssimativo di undici anni durante il quale l’attività solare, inclusa la formazione di macchie solari, raggiunge il suo massimo e poi diminuisce gradualmente.