Oggi è un giorno molto importante per il Giappone e in modo particolare per la Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA). L’agenzia spaziale nipponica, infatti, proverà a far atterrare il suo Smart Lander for Investigating Moon, o SLIM, sulla Luna. Qualora la missione dovesse avere successo con un atterraggio morbido, il Giappone diventerà la quinta nazione a sbarcare sulla Luna e la terza in questo secolo dopo Cina e India.
Alle 10:00 ET di questa mattina, SLIM ha iniziato la sua discesa per atterrare dopo 20 minuti. La missione di JAXA sulla Luna è stata progettata per effettuare un atterraggio lunare preciso, un livello di accuratezza che non è stato dimostrato da nessun altra missione. Si prevede che scenderà sulla Luna entro 100 metri da una specifica area bersaglio.
SLIM utilizza un software progettato per il riconoscimento facciale per capire esattamente dove si trova. Grazie ai dati raccolti dalla missione SELENE della JAXA (nota anche come Kaguya), SLIM dovrebbe sapere dove si trova e dove dovrebbe andare per il suo corretto atterraggio.
IFLScience ha riportato le dichiarazioni rilasciate dal presidente della JAXA Hiroshi Yamakawa in una conferenza stampa dello scorso settembre, quando è stata lanciata la missione: “Il grande obiettivo di SLIM è quello di dimostrare l’alta precisione di atterraggio… per ottenere ‘atterrare dove vogliamo’ sulla superficie lunare, piuttosto che ‘atterrare dove possiamo”.
Se tutto dovesse andare in porto, SLIM rilascerà due rover. Il primo si muoverà utilizzando un meccanismo di salto ed è dotato di telecamere e di alcuni carichi scientifici. Il secondo è un rover di soli 250 grammi ed è in grado di cambiare forma per adattarsi al meglio alle condizioni lunari.
Tuttavia, riuscire ad atterrare sulla Luna non è un compito semplice. Nel novembre 2022, il lander OMOTENASHI della JAXA è andato perduto prima di raggiungere la Luna. Nell’aprile 2023, una startup giapponese ha tentato di diventare la prima azienda privata a sbarcare sulla Luna, ma ha anche perso la comunicazione con il suo veicolo spaziale. Ad agosto, il ritorno russo sulla Luna si è concluso con lo schianto della sua navicella spaziale sulla superficie, creando un nuovo cratere che è stato ripreso dalla NASA.
Anche la missione privata statunitense Peregrine-One non è riuscita a raggiungere la Luna e si è bruciata, ricadendo nell’atmosfera terrestre lo scorso 18 gennaio.