Il modulo lunare Peregrine è in rotta di collisione con la Terra. Ad annunciarlo è l’azienda Astrobotic, responsabile della missione. La notizia è arrivata pochi giorni dopo la perdita di carburante che ha reso impossibile l’atterraggio sulla Luna, ma la società non ha ancora fissato una data per il rientro nell’atmosfera. La missione Peregrine è stata lanciata l’8 gennaio, con il primo volo del nuovo razzo Vulcan Centaur della United Launch Alliance. Lo stesso giorno, tuttavia, Astrobotic ha rilevato una perdita di propellente dai propulsori della navicella. Tra i vari obiettivi, Peregrine avrebbe dovuto portare sulla Luna carichi utili della NASA e di altri clienti commerciali, ma oltre alla perdita, il lander non è riuscito ad orientarsi per caricare i suoi pannelli solari. Con la missione compromessa, Astrobotic ha cercato modi per prolungare la vita utile del modulo, che sarebbe stato utile per analizzare i dati della navicella spaziale e applicare quanto appreso nello sviluppo del prossimo modulo dell’azienda. Ma sfortunatamente non sarà possibile mantenere Peregrine nello spazio ancora a lungo.
Anche se gli ingegneri stanno ancora valutando le opzioni e la perdita di carburante è diminuita negli ultimi giorni, non sarà possibile modificare la traiettoria della navicella. L’idea era di estendere la durata di vita stimata di Peregrine per un po’ di tempo per raccogliere quanti più dati possibili. Astrobotic non ha ancora annunciato una data per la collisione e ha detto che sta lavorando con la NASA per tracciare il percorso della sonda. Ciò dovrebbe impedire che la rotta della nave perturbi i satelliti in orbita e i voli aerei. Secondo la valutazione dell’azienda, Peregrine non dovrebbe rappresentare un rischio per l’incolumità della popolazione terrestre durante il suo rientro nell’atmosfera. Si prevede che Astrobotic e la NASA terranno una conferenza stampa giovedì (18) per riferire sullo stato della missione.