A circa 100 miglia da Il Cairo, gli archeologi hanno scoperto altre due mummie egiziane con lingue d’oro nell’antica città di Ossirinco. Questo porta il numero totale di reperti a 16, tutti recuperati da questo sito.
Ossirinco, conosciuta anche come la “Città del Pesce dal Naso Affilato”, è stata un vero tesoro per gli archeologi. Dal tardo 1896 al 1907, le squadre di scavo hanno scoperto migliaia di pezzi di papiro sepolti in antiche discariche sul sito. Le aree circostanti sono state quasi continuamente scavate da allora e hanno continuato a produrre vari importanti reperti, tra cui testi in papiro del Regno tolemaico (305-30 a.C.) e dell’Egitto romano (30 a.C. – 641 d.C.).
Negli ultimi anni, gli archeologi hanno recuperato reperti ancora più interessanti: lingue d’oro.
Durante il periodo romano, alcune mummie avevano lingue d’oro inserite nella bocca, poiché si credeva che questo oggetto prezioso avrebbe aiutato il defunto nell’aldilà. Si pensava che avendo una lingua d’oro, il morto potesse comunicare con il dio Osiride nell’oltretomba, poiché l’oro era considerato la “carne degli dei” dagli antichi egizi.
Le lingue sono state scoperte dagli archeologi dell’Università di Barcellona, guidati dai dottori Maite Mascort Roca ed Esther Pons Mellado.
Nel 2021, la stessa squadra ha trovato altre tre lingue d’oro a Ossirinco, ma le ultime scoperte non sono state le uniche di rilievo.
Oltre a questi straordinari oggetti, il team ha identificato tre grandi ipogei, camere sepolcrali sotterranee, risalenti al periodo tolemaico. All’interno c’erano nove sarcofagi, due dei quali non erano stati aperti dai tombaroli.
La camera conteneva oltre 30 mummie avvolte in “rotoli colorati”, alcune delle quali avevano anche “maschere funerarie colorate”, secondo una dichiarazione del Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano. È stato all’interno della bocca di alcune di queste mummie che sono state trovate le lingue.
Le mummie erano accompagnate anche da figurine di terracotta di Iside-Afrodite, una dea che combinava la dea egizia della guarigione e della magia con la dea greca Afrodite, associata alla bellezza.
“È la prima volta che troviamo a Ossirinco terracotte con l’immagine di Iside-Afrodite e la prima volta che [questi] tipi di pezzi appaiono in questa zona dell’Egitto centrale”, ha detto Pons Mellado a Live Science.
Al momento, non è chiaro chi fossero queste persone mummificate, ma dovevano essere importanti nel loro tempo, dato che erano state mummificate e sepolte con possedimenti così preziosi.
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