Ciò ha comportato anche un allungamento della costa fino a 200 metri.
Il forte terremoto che ha scosso la penisola giapponese di Noto, nella prefettura di Ishikawa, il 1° gennaio, ha provocato un allargamento della costa fino a circa 200 metri. A riferirlo, giovedì scorso, è la Japan Geospatial Information Authority (GSI) in inglese, analizzando le immagini satellitari. Gli scienziati del GSI hanno dichiarato: “Abbiamo rilevato l’affioramento di terra lungo la costa dove il terreno si è sollevato a causa del terremoto della penisola di Noto del 2024 ( magnitudo 7,6 ) il 1 gennaio.” Inoltre, hanno concluso che “la costa si è spostata verso il mare di un massimo di 200 metri“. Secondo lo studio, i cambiamenti più significativi si sono verificati intorno alla baia di Minazuki, l’area in cui la costa è aumentata di un massimo di 200 metri. Allo stesso modo si riuscì ad ottenere dati precisi sull’estensione di nuovi territori nella penisola di Noto. Studiando i 300 chilometri di costa e tutte le informazioni disponibili al riguardo, gli esperti sono giunti alla conclusione che il terremoto aveva aumentato la superficie complessivamente di 4,4 chilometri quadrati.
In questo senso, come spiega il capo del gruppo di ricerca che ha fatto la rivelazione, Hideaki Goto, professore di geografia all’Università di Hiroshima, “nelle ultime migliaia di anni si sono verificati nella zona diversi grandi terremoti che ne hanno modificato la topografia.” Grazie alle immagini satellitari GSI, gli esperti dell’Associazione dei geografi giapponesi hanno scoperto che il terremoto ha aumentato la distanza tra le città di Suzu e Wajima di circa 240 ettari (2,4 chilometri quadrati). La prefettura di Ishikawa ha subito enormi perdite umane e materiali a causa del terremoto del 1° gennaio con 202 morti e 120 dispersi, oltre alla distruzione di oltre 1.400 abitazioni e 200 edifici non residenziali.