Una ricerca recente ha portato alla luce informazioni sorprendenti sulla cura dei denti praticata dai Vichinghi circa un millennio fa. Gli scienziati dell’Università di Göteborg e del Museo Västergötlands in Svezia hanno studiato 3.293 denti di 171 Vichinghi, di tutte le età. Alla luce dei dati sembra chiaro che questo antico popolo curava i denti in maniera molto avanzata. Gli studi moderni, con scansioni a raggi X e sonde dentali, hanno rivelato che i Vichinghi modificava i denti in diverse maniere. Tra i quali, l’utilizzo di stuzzicadenti, la limatura dei denti anteriori e la cura di quelli infetti.
“Abbiamo rivelato vari prove che i Vichinghi modificavano i loro denti, inclusa la prova dell’utilizzo di stuzzicadenti, la limatura dei denti anteriori e perfino la cura dei denti infetti”, spiega Carolina Bertilsson, odontologa dell’Università di Göteborg. I denti, che risalgono ad un periodo compreso tra il X e il XII secolo, sono stati scoperti a Varnhem in Svezia. Tra quelli adulti studiati, il 13% aveva segni di carie o buchi, spesso sulla superficie delle radici. La perdita dei denti un evento comune, soprattutto tra gli adulti che avevano una perdita media del 6%. Tuttavia, quelli raccolti dai bambini con un’età al di sotto dei 12 anni non aveva segni di carie. In modo notevole, sono state scoperte tracce di trattamento dentale, inclusi tentativi di riempire i buchi creati dai molari, forse per diminuire il mal di denti prodotto dall’infezione. “Questa scoperta è davvero emozionante e non diverso dai trattamenti dentali che eseguiamo oggi quando perforiamo denti infetti”, dichiara Bertilsson. La limatura, per gli esperti, potrebbe essere stata realizzata per motivi di identificazione. Un altro elemento degno di nota è che a quarantanni, la caduta di denti costituiva un problema molto più grande per i Vichinghi rispetto alla carie.
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