L’Antropocene: una nuova epoca segnata dall’impatto umano sul pianeta

Una foto panoramica del Lago Crawford in Canada, che mostra la superficie dell'acqua e la linea degli alberi circostanti. Le nuvole si riflettono sull'acqua.

Il Lago Crawford è stato scelto come luogo che potrebbe indicare una nuova epoca per il pianeta, in quanto ospita prove di importanti attività umane. (David_Dietz/Shutterstock.com)

Man mano che ci avviciniamo alla fine dell’anno, potremmo dire addio non solo al 2023, ma anche all’unità geocronologica di tempo in cui abbiamo vissuto fino ad oggi. Nel 2024, gli scienziati prenderanno una decisione su se siamo entrati nell’Antropocene, una nuova epoca segnata dall’impatto dell’uomo sul pianeta. L’Antropocene rappresenta un periodo di cambiamento planetario che è avvenuto come diretta conseguenza delle attività umane, come la combustione di combustibili fossili e la deforestazione aumentata. L’idea è stata resa popolare per la prima volta nel 2000 dal defunto meteorologo Paul Crutzen. Al momento, la comunità scientifica non è sicura se l’Antropocene sia ufficialmente iniziato e se sia diverso dall’Olocene, l’epoca attuale, che è iniziata circa 11.700 anni fa. La domanda cruciale che deve essere affrontata è se l’attività umana abbia cambiato il sistema terrestre in modo tale da riflettersi nelle rocce stratificate. Nel luglio 2023, un gruppo di scienziati responsabili della definizione di questa potenziale nuova epoca, il Gruppo di lavoro sull’Antropocene (AWG), si è rivolto a Crawford Lake, in Canada, come studio di caso per prendere la loro decisione. Hanno scelto questo luogo perché si possono trovare isotopi di plutonio provenienti dai test di armi nucleari sul fondo del lago, che, secondo loro, datano l’inizio dell’Antropocene ai primi anni ’50. Il fatto che la notizia su Crawford Lake sia già stata rivelata è in qualche modo insolito. Tipicamente, informazioni come queste sarebbero state rilasciate solo dopo che l’Unione Internazionale di Scienze Geologiche (IUGS) l’avesse ratificata. Ma questa deviazione dalla norma è cruciale, secondo l’AWG, poiché le implicazioni sono significative per tutti. Tuttavia, questo è tutt’altro che privo di controversie. Il lavoro dell’AWG ha ricevuto critiche fin dal momento in cui la notizia è stata diffusa all’inizio di quest’anno. Le obiezioni, tuttavia, non sono concentrate sul fatto che l’attività umana abbia avuto un impatto significativo sul pianeta, ma su quando sia iniziato l’Antropocene. Ci sono alcuni scienziati che si oppongono a come l’Antropocene è stato definito dal gruppo di lavoro. Per loro, limitare l’Antropocene a un’epoca ridimensiona l’impatto che gli esseri umani hanno avuto sul pianeta prima della metà del XX secolo. Ci sono molte prove che dimostrano che la nostra specie stava lasciando il suo segno molto prima di quel periodo, come durante la Rivoluzione Industriale, quando i livelli di anidride carbonica nell’atmosfera hanno iniziato ad aumentare. Piuttosto che considerare questo come l’avvento di una nuova epoca, individui come questi scienziati sostengono che l’Antropocene dovrebbe essere considerato come un evento in corso. In sua difesa, l’AWG sostiene che, dalla metà del XX secolo, il livello stesso dell’impatto umano sul pianeta non può essere ignorato e che grandi cambiamenti sono avvenuti in quel periodo con l’avvento dell’era atomica. Il prossimo passo nel processo decisionale prevede che la proposta dell’AWG, presentata nell’ottobre 2023, venga accettata dalla Sottocommissione per la Stratigrafia Quaternaria (SQS), il suo organo di governo. Se viene accettata, la proposta dovrà superare altre due fasi di votazione da parte della Commissione Internazionale di Stratigrafia e dell’Unione Internazionale di Scienze Geologiche. Se la proposta supera questi test, allora entro agosto 2024 vivremo ufficialmente in una nuova epoca causata dalle nostre attività collettive.

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