La sorprendente rigenerazione dei tentacoli delle meduse

La medusa Cladonemapacificum mostra i suoi tentacoli

La medusa Cladonemapacificum fa così “ta-dah, bastarde”. (Sosuke Fujita, l’Università di Tokyo)

Le meduse sono creature incredibilmente resistenti e, nonostante le loro dimensioni ridotte, sono in grado di rigenerare i loro tentacoli in pochi giorni. Questa capacità sorprendente ha spinto gli scienziati dell’Università di Tokyo a studiare come le meduse riescano a rigenerare i loro tentacoli, con la speranza di applicare queste scoperte alla rigenerazione degli arti umani. Comprendere i meccanismi di formazione del blastema nelle meduse potrebbe aiutarci a identificare componenti cellulari e molecolari che migliorano le nostre capacità rigenerative.

La rigenerazione degli arti non è un fenomeno unico alle meduse, ma è presente anche in altre creature come le salamandre, le stelle marine e i camaleonti. Tuttavia, i dettagli di come avvenga la rigenerazione sono stati a lungo un mistero. Il team di ricerca giapponese ha identificato le cellule responsabili della formazione dei nuovi tentacoli delle meduse: cellule proliferative simili a cellule staminali che si dividono e crescono nel sito dell’infortunio. Queste cellule lavorano insieme alle cellule staminali residenti nel tentacolo per rigenerare il tentacolo perso.

foto che mostrano il processo rigenerativo di Cladonema in 72 ore

A 72 ore dopo l’amputazione, il tentacolo rigenerante di Cladonema è completamente funzionale. (Sosuke Fujita, l’Università di Tokyo)

È importante sottolineare che le cellule proliferative simili a cellule staminali nel blastema sono diverse dalle cellule staminali residenti nel tentacolo. Le prime contribuiscono principalmente all’epitelio del nuovo tentacolo, mentre le seconde sono coinvolte nella rigenerazione generale del tentacolo. Insieme, queste cellule permettono una rigenerazione rapida del tentacolo funzionale in pochi giorni.

Nonostante i progressi fatti, ci sono ancora domande aperte riguardo alle origini cellulari di queste cellule simili a cellule staminali. Gli strumenti attualmente disponibili non sono in grado di affrontare queste domande complesse. Tuttavia, la scoperta del team fornisce indizi cruciali su come funziona la rigenerazione degli arti anche negli organismi più complessi.

Il team di ricerca ha utilizzato il tentacolo della medusa Cladonema come modello per studiare la formazione del blastema. Nonostante le meduse non si sviluppino bilateralmente come altri animali, le cellule proliferative specifiche per la riparazione sono simili alle cellule staminali limitate negli arti delle salamandre bilaterali. Questo suggerisce che la formazione del blastema da parte di queste cellule sia una caratteristica comune acquisita indipendentemente durante l’evoluzione animale.

Nonostante ci siano ancora sfide da affrontare, questa scoperta potrebbe aprire la strada alla rigenerazione degli arti umani. Con ulteriori ricerche e strumenti adeguati, potremmo un giorno essere in grado di far ricrescere gli arti come le meduse. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista PLOS Biology.

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