Il lancio imminente del telescopio a raggi X innovativo

Rappresentazione artistica della Sonda Einstein

Rappresentazione artistica della Sonda Einstein, con i suoi distintivi cubi utilizzati per catturare vaste aree del cielo in raggi X per ulteriori analisi con uno strumento più convenzionale. (Agenzia Spaziale Europea)

Il prossimo mese, un razzo Long March lancerà un telescopio a raggi X altamente innovativo, sviluppato in collaborazione tra l’Accademia delle Scienze cinese e l’Agenzia Spaziale Europea. Questo telescopio potrebbe superare gli ostacoli che hanno finora limitato l’astronomia a raggi X. Nonostante l’importanza di questa missione, essa è poco conosciuta e ha ricevuto poca pubblicità fino ad ora.

L’astronomia a raggi X deve essere condotta da satelliti o razzi perché l’atmosfera assorbe i fotoni ad alta energia. Questo rappresenta una sfida per gli astronomi, che devono anche affrontare la dinamicità delle fonti a raggi X. Per individuare eventi interessanti, è necessario puntare molti telescopi su una varietà di oggetti o utilizzare uno strumento con un ampio campo visivo. Un’idea proposta più di 30 anni fa è stata quella di utilizzare un meccanismo ispirato all’occhio delle aragoste, che permette di scansionare vaste aree del cielo. Questo meccanismo è stato implementato solo di recente.

Il primo satellite a raggi X con occhio di aragosta è stato lanciato nel 2020, ma era più un esperimento dimostrativo che uno strumento di ricerca. Tuttavia, il prossimo anno verrà lanciato un telescopio a raggi X duale che rappresenterà un grande passo avanti. Il Wide-field X-ray Telescope (WXT) utilizzerà l’occhio di aragosta per scansionare vaste aree del cielo, mentre un telescopio a raggi X di follow-up (FXT) indagherà ciò che sembra più promettente. Gli osservatori a terra saranno costantemente aggiornati, in modo da poter partecipare alle ricerche se il WXT trova qualcosa di interessante.

Il progetto è guidato dall’Accademia delle Scienze cinese, che ha chiamato la missione Einstein Probe. L’Agenzia Spaziale Europea ha acquisito l’accesso al 10 percento dei dati del telescopio in cambio di fornire parte dell’hardware e alcuni consigli tecnici. Il lancio è previsto per gennaio. L’Einstein Probe potrebbe migliorare la nostra conoscenza sui buchi neri e sulle esplosioni di supernova, nonché contribuire alla ricerca sulle onde gravitazionali in collaborazione con la rete di rivelatori LIGO.

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