Un proiettile di piombo da fionda su cui è inciso il nome di Giulio Cesare e della città ibero-romana di Ipsca è stato scoperto nelle campagne di Montilla, in Andalusia, nel sud della Spagna.
È la prima volta nella penisola iberica che su questo tipo di proiettili viene rinvenuta un’iscrizione incontrovertibile del nome di Gaius Julius Caesar abbreviato con CAES. È anche il primo proiettile da fionda con inciso il toponimo Ipsca; infatti, è il primo toponimo di qualsiasi città romana della Hispania mai trovato inciso su un proiettile di fionda. La scoperta è stata possibile grazie allo studio approfondito del proiettile condotto da Javier Moralejo e Jesúss Robles dell’Università Autonoma di Madrid, insieme ad Antonio Moreno del Museo Archeologico di Cabra e José Antonio Morena del Museo Histórico di Baena. Il loro lavoro è stato ora pubblicato sulla rivista scientifica Zephyrus dell’Università di Salamanca. Il proiettile di piombo della fionda è stato rinvenuto a 19 chilometri da Baena, nelle campagne di Montilla, comune spagnolo di circa 23mila abitanti, situato nella comunità autonoma dell’Andalusia. La città si trova ad un’altitudine media di 372 metri sul livello del mare e a 49 chilometri da Cordoba. Nelle sue campagne probabilmente avvenne il terribile scontro finale della guerra civile – la battaglia di Munda – che portò qui Giulio Cesare contro i figli di Pompeo, nel 45 a.C.
Nel 45 a.C., Giulio Cesare e i figli sopravvissuti di Pompeo, Gneo e Sesto Pompeo, combatterono nelle campagne la battaglia finale della loro guerra civile. La posizione esatta della battaglia di Munda è stata a lungo dibattuta, e la zona di Montilla è una delle principali contendenti. La scoperta del proiettile di piombo della fionda supporta questa candidatura e conferma l’alleanza di Ipsca con la fazione di Cesare. Il proiettile ha la forma di una ghianda, con estremità appuntite. Misura 4,5 centimetri di lunghezza, 2 centimetri di larghezza e 1,7 centimetri di altezza. Pesa 71,1 grammi. E reca due iscrizioni, in rilievo: IPSCA ve CAES. Le iscrizioni sui proiettili di piombo delle fionde (glandes inscriptae) furono usate per la prima volta nel V secolo a.C. in Grecia e continuarono durante la prima epoca imperiale romana. Gli stampi di argilla utilizzati per fabbricare i colpi venivano incisi in modo che il proiettile, una volta indurito, presentasse un’iscrizione in rilievo sul corpo. Le iscrizioni comunemente includevano il nome del produttore, il comandante militare, la legione o il luogo in cui dovevano essere schierati. Nel corso della storia, la fionda ha guadagnato popolarità come arma nell’antica Grecia e in epoca romana. L’esercito romano adottò persino le fionde per essere utilizzate dai loro schermagliatori. Una piccola arma a proiettili alimentata a mano chiamata fionda, che ha una piccola culla o custodia tra due corde di ritenzione, ha sparato il proiettile.